«La società ha operato correttamente e non ha assegnato al lavoratore mansioni di categoria diversa o inferiore rispetto a quelle precedentemente svolte poiché – si legge nel dispositivo – il lavoratore viene mantenuto nello stesso livello di inquadramento…». A stabilire la ‘legittimità’ delle azioni intraprese da Lupiae Servizi è il Giudice del Lavoro, la dottoressa Maria Gustapane che ha rigettato il ricorso di un dipendente, a cui erano stati dati nuovi compiti rientranti nel livello di inquadramento contrattuale. Insomma, non c’è stata alcuna contravvenzione all’art. 2103 del Codice Civile né si registra alcun “atto ritorsivo sotto mentite spoglie di esigenze di servizio”.
«Abbiamo sempre agito nella piena osservanza della Legge» ha commentato Tatiana Turi, presidente della Lupiae Servizi che tiene a sottolineare come non sia stato usato «nessun metodo di “caporalato”»
«Dispiace dover per l’ennesima volta respingere le accuse indirizzate al nostro operato, soltanto per mera speculazione elettorale. I lavoratori – continua – meritano certamente rispetto, tanto quanto ne merita l’osservanza delle regole, nell’interesse del bene comune e delle intese sindacali che mai, in alcun modo, sono state violate».
A chi accusa la società di comportamenti antisindacali, il Presidente Turi ricorda che un’altra sentenza aveva dato ragione alla società a firma del Giudice del Lavoro, il quale aveva affermato che non vi era stato alcun comportamento illegittimo in ordine alla revisione dell’orario di lavoro concordato e sottoscritto fra l’Azienda ed i lavoratori.
«Certi attacchi – conclude Tatiana Turi soddisfatta per l’esito dei due ricorsi tanto da ringraziare l’Avvocato Andrea Oliva per l’ottimo lavoro svolto – ci vedono amareggiati perché trattasi di un chiaro tiro al bersaglio: alle ipotesi che confermano un attacco strumentale noi rispondiamo con la ferma convinzione di fare bene e di non agire da “caporali”. È nostra intenzione riorganizzare l’Azienda rendendola funzionale ai bisogni dei cittadini. Per questo siamo stati chiamati: per prendere decisioni, allocare risorse e dirigere le attività di altri nel rispetto dei tempi e degli strumenti a disposizione».