Sangue, preghiere e sospetti: il caso della Madonna di Trevignano


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Non è facile raccontare la storia della Madonna di Trevignano, perché nel racconto delle apparizioni alla “veggente” Gisella Cardia (che fino a qualche anno fa si chiamava Maria Giuseppa Scarpulla) e delle lacrime di sangue che hanno rigato il viso della statuetta in ceramica acquistata a Medjugorje si mescolano fede, devozione e soldi. Tanti soldi tra libri, cimeli, cadeau religiosi, fondi e donazioni da parte di persone disperate o in difficoltà che hanno creduto di poter “comprare” un miracolo o un canale privilegiato per le preghiere. Denaro in cambio di una grazia da chiedere alla ex imprenditrice siciliana o di una spalla a cui aggrapparsi.

Un vero e proprio business che ha funzionato visto che il borgo sul lago di Bracciano ha ospitato centinaia di pellegrini o di semplici curiosi, attirati dalla veggente capace, a suo dire, di moltiplicare gnocchi e pizza o di ricevere indicazioni dalla Vergine, in un giorno preciso del mese. Per questo i riflettori sono tutti puntati su Trevignano Romano, sulla collina di via campo delle rose, dove è attesa l’apparizione della Madonna mentre i presenti recitano il rosario. È scritto così sul sito della Onlus (ancora online) in cui si racconta della ‘missione’ e del ‘percorso’ cominciato nel 2016 che, testualmente, nessuno può ostacolare.

Non dovrebbe stupire che la ‘storia’ raccontata dalla veggente delle stimmate come quelle di Padre Pio, delle croci, delle scritte in aramaico comparsi sul muro di casa e del quadro della Divina Misericordia acquistato a San Pietro macchiato di acqua e sangue sia durata così a lungo. E durerà ancora un po’, almeno fino all’appuntamento fissato, come tradizione vuole, alle tre del pomeriggio del 3 maggio.

Nell’anfiteatro di fortuna sulla «collinetta benedetta» di via Monticello sono attese mille persone che aspetteranno il nuovo messaggio all’ombra di una croce e della statua della Vergine, che non è quella miracolosa, più piccola, ma una riproduzione fedele. Prima che la corona del rosario sia finita Gisella, sostenuta dal marito, comunicherà il contenuto degli appunti scritti sul quaderno dopo il colloquio con la madre di Gesù.

C’è attesa, come detto, tra chi crede e chi spera che venga scritta la parola fine. Probabilmente non sarà così. I fedeli della Madonna di Trevignano potrebbero non scoraggiarsi, come è avvenuto in altri casi. Almeno si saprà se la Madonna deciderà di presentarsi all’appuntamento come avrebbe fatto da tanti anni a questa parte.

Immagine tratta dal sito ufficiale