Dovrà rispondere di maltrattamenti l’insegnante della scuola primaria di Montegrappa, frazione di Tuglie, sita in via Genova. Uno di quegli episodi di cui mai si vorrebbe parlare. Eppure proprio chi si dovrebbe occupare con amore e dedizione di minori affidati con fiducia dalle famiglie, in tanti casi di cronaca si è macchiato di uno dei reati più infamanti: quello del maltrattamento nei confronti di piccoli alunni.
In questo caso ci troviamo all’inizio del procedimento penale e tutte le accuse che oggi vanno all’indirizzo della 51enne di Alezio dovranno essere oggetto di attenta analisi. La donna, insegnante di bambini che vanno dai 3 ai 5 anni, è stata raggiunta, infatti, in queste ore dall’avviso di conclusione delle indagini preliminari, indagini partite da numerose denunce giunte alle Forze dell’ordine. Da tali denunce sono scattati gli approfondimenti che poi hanno portato all’installazione di piccole videocamere nelle aule di scuola.
Le immagini che sono rimaste immortalate fanno rabbrividire e nessuno mai poteva pensare che simili scene si ripetessero quasi quotidianamente dietro quei muri freschi di pittura, dietro le inferriate verdi di un plesso scolastico di nuova costruzione.
La comunità di Tuglie si dice sconvolta e incredula. E la richiesta di tanti genitori, ovvero quella di inserire in tutte le aule scolastiche frequentate dai bambini delle telecamere che possano riprendere un gesto di scorrettezza o, peggio, di violenza verso chi, essendo in tenera età, rischia di portarsi dietro traumi psicologici, fino – nei casi più gravi – anche lesioni.
Molti genitori, infatti, stanno dando vita ad un tam tam mediatico che possa sollecitare l’opinione pubblica e le istituzioni preposte. I bambini non si toccano, e non è un modo di dire. I bambini più di tutti vanno trattati con amore, rispetto e tolleranza.