
I pazienti affetti da Alzheimer e i loro familiari sono stati lasciati soli. È questa la denuncia di “Cittadinanza attiva – Tribunale per i diritti del malato”, affidata ad una lettera recapitata alla Asl, al Distretto socio sanitario e al Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia, a seguito dei disservizi registrati nell’ambulatorio di Casarano.
Da settimane si protrae l’assenza del medico, la dottoressa Antonella Vazquez, cui fa riferimento un bacino di oltre 600 pazienti a Casarano e altri 600 a Maglie, dove, invece, denuncia l’associazione, si è provveduto alla sostituzione con altro specialista.
A preoccupare – come si legge dalla lettera firmata da Ilaria De Rocco, Anna Maria De Filippi e Cristina Lezzi – è la situazione confusa venutasi a creare, con “difformità e ritardi che producono disuguaglianze e disservizi“.
Desta apprensione soprattutto la lunghezza dei tempi d’attesa per il rientro della dottoressa, previsto per settembre o ottobre, con conseguenti ritardi nelle visite programmate.
“Alle legittime proteste dei pazienti – prosegue la missiva – viene risposto di mettersi in lista d’attesa al Cup verso sconosciuti ambulatori dell’Asl di Lecce”. Una situazione incompatibile con le dinamiche del morbo di Alzheimer, la forma di demenza più comune caratterizzata da un processo degenerativo cronico, la cui portata può essere contenuta solo attraverso cure in grado di alleviare i sintomi, ritardare il decorso e migliorare la qualità della vita.
“I pazienti e i loro familiari sono divenuti malati invisibili – si legge in calce e, conclude l’associazione – chiediamo a gran voce la soluzione immediata di tutti gli ostacoli che si frappongono le inefficienze e gli ammalati”.
La Asl risponde
La risposta della Asl non si è fatta attendere. Con un comunicato, trasmesso ieri mattina, si è confermato l’impegno del distretto di Casarano a garantire le visite e la continuità di cura.
Dopo aver ribadito l’alta competenza nella cura delle demenze riconosciuta da anni al Centro, l’Asl ha affermato che la direzione distrettuale non è stata colta di sorpresa dalla prolungata e improvvisa assenza della responsabile.
“Per quanto riguarda le visite programmate sino a settembre 2019 – si legge nel comunicato – la direzione ha accertato la disponibilità di neurologi in altre strutture, proponendo ai familiari dei pazienti il nuovo appuntamento, così da non interrompere il processo di cura”.
E conclude: “Alcuni pazienti hanno accettato di effettuare la visita di controllo in altra struttura, mentre altri hanno voluto aspettare il ritorno della responsabile del Centro Demenze. Una circostanza, questa, non imputabile all’azienda sanitaria”.