‘Bisogna fare di più e meglio’, parte dal Salento la prima manifestazione on-line contro il Governo


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«Siamo dei cittadini che puntano ad un futuro migliore e per questo crediamo che bisogna fare meglio e bisogna fare di più».

Le restrizioni prese dal Governo sulla base dei pareri della autorità sanitarie che hanno intravisto nel distanziamento sociale la principale forma di guerra al coronavirus stanno ovviamente producendo a cascata ricadute economiche preoccupanti per il Paese. Stare a casa, costa. E costa tanto. Anche da un punto di vista sociale e della tenuta psicologica.

In attesa che l’Europa decida lo strumento finanziario comune con cui intervenire, visto che si tratta di una pandemia ad impatto universale, in Italia molti cittadini sono allo stremo e non considerano sufficienti i provvedimenti assunti dall’Esecutivo.

In realtà si tratta di una pioggia che cade sul bagnato, perché la desertificazione economica prodotta dal Covid-19 si è abbattuta su una società provata da una crisi senza precedenti che vedeva boccheggiare le attività produttive.

Ciò che è stato stanziato per il mese di marzo sembra poco e soprattutto sta oggettivamente arrivando tardi. Adesso c’è da pensare ad aprile, ma le casse asfittiche della Nazione non promettono piogge di denari per i cittadini in difficoltà.

Parte così dal Sud la prima manifestazione on-line contro il Governo, organizzata da Salento Rinasce con il contributo di Sentire Civico. Se non ci si può trovare in piazza per esprimere il proprio dissenso, i cittadini possono comunque darsi appuntamento sulla rete e mandare on line al Presidente del Consiglio e ai ministri una sorta di cahier de doleances. Una lettera in cui si spiegano le difficoltà e si avanzano delle proposte; missiva che sarà inviata da chi aderisce all’iniziativa dalle 10 alle 14 di mercoledì 22 aprile.

Il contenuto delle rimostranze sarà uguale per tutti e se saranno in tanti ad aderire, l’esecutivo non potrà che prendere atto dell’umore del Paese ed accelerare nelle sue decisioni o, come sperano gli organizzatori, sterzare del tutto, andando verso l’adozione di provvedimenti più benevoli che certamente creeranno più debito ma non affameranno le persone.

Per scaricare il contenuto delle richieste al Governo, clicca qui.