Anche senza la complicità del tempo, che non ha certo aiutato il turismo ad ingranare, l’estate ha cominciato a muovere i suoi primi passi, per non farsi trovare impreparata all’arrivo dell’anticiclone africano e delle sue tipiche ondate di caldo che infiammano la stagione.
Le località balneari, nelle giornate di sole, hanno cominciato ad animarsi, comprese le marine, spesso meno vive durante l’inverno. Anche qui, come ogni cittadina che si affaccia sul mare, c’è un certo fermento. Certo, appena accennato e ben lontano dalla ressa di luglio e agosto, ma quanto basta per far emergere le prime “criticità” che dovrebbero essere risolte prima che sia troppo tardi. «Mancano le ambulanze» e quelle che ci sono non bastano a rispondere alle tante richieste di aiuto che ogni giorno arrivano al 118.
La segnalazione
A raccontare alla nostra redazione cosa non va è un operatore del 118 che i problemi li vive in prima persona. «Ogni anno, sulle nostre marine oltre alle normali ambulanze, ne vengono aggiunte altre convenzionate e in servizio 118 in supporto di quelle fisse. Quest’anno queste postazioni non sono ancora state aperte e noi ci troviamo a fronteggiare una situazione su cui non possiamo avere la meglio», ha spiegato.
Un dettaglio, impossibile da trascurare o da ignorare dato che, ogni giorno, arrivano decine di chiamate. Un numero destinato ad aumentare con l’arrivo dei turisti. E con i pochi mezzi in servizio e con il poco personale è impossibile riuscire a coprire tutte le richieste.
«Tra qualche giorno con l’arrivo del caldo – si legge – si rischia che il sistema vada al collasso, che la gente debba aspettare un’ambulanza per oltre 30-40 minuti anche per qualcosa di veramente grave. Le postazioni come Torre Vado e Torre San Giovanni, ogni anno, contribuivano facendo circa 15 interventi al giorno, ora quelle 15 chiamate si aggiungono a quelle delle altre ambulanze che, chiaramente, non riescono a completare in tempi brevi. Queste due postazioni come quasi tutte le altre non sono ancora state aperte e da quello che si dice, questa estate non verranno mai avviate».
Una voce che preoccupa. Da qui, la segnalazione alla nostra redazione, nella speranza che si possa muovere qualcosa. «Con la salute delle persone non si scherza» conclude l’operatore. E ha ragione. Perché non possono essere sempre i cittadini o gli ospiti che scelgono il Salento per trascorrere le vacanze a pagare il prezzo di un sistema che presenta qualche falla. Sperando che questo “conto” non metta a rischio la vita.