Alberi di pino che cadono a Lecce, l’assessorato all’Ambiente: ‘Li sostituiremo’

Il settore Ambiente del Comune di Lecce ha commissionato agli agronomi Cannoletta e Tarantino il monitoraggio degli alberi.

Sta diventando ormai una triste consuetudine quella di vedere alberi che cadono in città. I cittadini di Lecce, sempre più spesso, temono di frequentare strade in cui si trovano questi alberi mastodontici per la paura di vederseli cadere addosso. Purtroppo la situazione in alcune strade del quartiere San Lazzaro è più grave di quanto si pensi, anche se è monitorata dall’ Assessorato all’ Ambiente. Qualche giorno fa si è dovuto fare i conti con la caduta di un albero di pino in Via Casotti.

Alcuni esemplari che se appaiono in salute fuori dalla superficie, infatti, presentano un apparato radicale gravemente compromesso e sono quindi a rischio caduta.

Nel corso degli anni tutti i lavori edilizi, specialmente quelli di rifacimento delle strade, di posa dei sottoservizi, ecc. hanno peggiorato la situazione andando ad intaccare le radici.

Tenendo presente che forse non dovevano essere quelli i siti più adatti per posizionare i pini e che da quando sono stati piantati sono passati 50anni…il quadro si complica.

Tutto sotto controllo e nessun allarmismo da parte dell’ Assessora all’ Ambiente del comune di Lecce, Angela Valli: «Nel quartiere San Lazzaro siamo pronti a intervenire con un progetto complessivo di messa in sicurezza delle alberature, redatto ai sensi del recente regolamento approvato dal Consiglio comunale, che prevederà sostituzione degli esemplari di pino pericolosi e la compensazione con interventi di messa a dimora di alberi compatibili con il contesto urbano, in numero superiore a quelli che saremo costretti a rimuovere. Infatti, si è concluso da poco il lavoro di monitoraggio, classificazione e analisi puntuale di ciascun esemplare che il settore Ambiente ha commissionato agli agronomi Cannoletta e Tarantino, i quali hanno passato in rassegna uno ad uno gli alberi di pino, classificandoli in base al tipo e alla pericolosità». 



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