Tutti pazzi per i monopattini, ma i ragazzi scorrazzano in città senza regole


Condividi su

«Stamattina ho rischiato di investire due ragazzi sul monopattino. In due punti diversi della città. Una viaggiava contromano e l’altro è sceso dal marciapiedi di Piazza Mazzini a velocità sostenuta per immettersi sulla strada senza pensare ai veicoli che transitavano, quasi che il tragitto fosse una pista a suo uso ed esclusivo utilizzo. Mi chiedo: ma i controlli vengono fatti dalla Polizia Municipale? Mi sembra che i rischi per la guida spericolata di molti sconsiderati siano dietro l’angolo. Dobbiamo aspettare che accada qualcosa per intervenire?».

Non è la prima mail che riceviamo in redazione sul tema, ma forse adesso è giunto il momento di discuterne perché il rientro dal mare e dalle vacanze di tanti adolescenti e di tanti altri che da adolescenti si comportano potrebbe essere causa di conseguenze infelici. Meglio parlarne, allora, di questi monopattini così strategici per la mobilità urbana ecosostenibile che il Governo della Repubblica ci ha messo anche sopra un bell’incentivo.

Già, perché oltre all’utilità in sé del veicolo che consente brevi spostamenti in maniera rapida e green, va anche detto che ai leccesi sembra proprio piacere questa nuova comodità che si offre al loro bisogno di mobilità.

Sono sempre di più, basta guardare ad occhio, coloro che utilizzano i monopattini elettrici di cui è possibile fruire in città scaricando una semplicissima app. Sarà la novità, sarà la comodità, sarà anche l’accessibilità economica e, bisogna dirlo, anche la cura nella gestione del servizio ben diversa dalle tanto amate/odiate o-bike.

Ma è anche vero che sono in tanti, forse troppi, quelli che confondono gli spostamenti con il parco giochi spesso calpestando le regole del codice della strada che pure è chiaro in materia.

Dal 2020, i monopattini elettrici sono equiparabili alle bici. Un monopattino per essere legale deve presentare: 1) motore non superiore a 500W 2) velocità non superiore a 25 km/h (se il motore la supera, è necessario un regolatore di velocità), che diventano 6 km/h nelle aree pedonali 3) segnalatore 4) luce anteriore bianca e catarinfrangenti posteriori se si circola al buio (necessario giubotto riflettente).

La circolazione è permessa sulle strade urbane con limite di 50 km/h, mentre in quelle extraurbane solo se ci sono piste ciclabili.

Forse sarebbe il caso di prestare più attenzione per evitare che quel surplus di considerazione pubblica debba essere attivato al primo incidente.