
Partire dai bambini, molto più attenti degli adulti per quel che riguarda le tematiche ambientali, per sensibilizzarli a una corretta raccolta differenziata e per fare sì che siano loro stessi a insegnare ai propri genitori il modo giusto di raccogliere i rifiuti.
È questo lo scopo dei progetti cui darà a vita a breve Monteco all’interno degli istituti scolastici leccesi e rivolti ai giovani alunni.
Un’iniziativa importante quella dell’azienda di Campi Salentina perché è di notevole rilevanza il fatto di partire proprio dalle scuole per insegnare l’educazione e il rispetto nei confronti dell’ambiente e anche in quanto, negli scorsi anni, tali programmi sono risultati efficaci e vincenti.
Il nuovo progetto si è presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa presso la Sala Giunta di Palazzo Carafa, alla presenza di Angela Albanese di Monteco e dell’Assessore all’Ambiente del capoluogo, Andrea Guido.
“La somministrazione del progetto cui si darà vita – ha affermato Angela Albanese di Monteco – non si separerà dalle attività didattiche e abbiamo chiesto ai dirigenti scolastici di stilare un programma in linea con gli insegnamenti.
Le iniziative si divideranno in due sessioni. La prima per quel che concerne la sensibilizzazione nella quale verrà spiegato come il rifiuto debba essere visto come risorsa e in cui si spiegheranno i concetti di riuso, riciclo e riduzione, concetti forti resi a misura dei ragazzi e, un secondo step, nel quale si svolgeranno una serie di laboratori che, grazie anche all’ausilio dei consorzi, porterà gli alunni a capire dove il rifiuto deve essere correttamente gettato.
Inoltre daremo vita a una serie di concorsi fotografici e video o anche gare riguardanti la raccolta dei rifiuti, all’insegna della sana competizione tra le scuole.
Infine gli studenti avranno la possibilità compiere una visita guidata all’interno degli impianti di raccolta.
Questo processo educativo si snoderà sul lungo termine, sarà all’insegna della continuità e metterà insieme una serie di discipline quali la Storia e l’Educazione Civica. I primi fruitori saranno gli studenti, ma di riflesso verranno coinvolti collaboratori scolastici, insegnati e genitori.
Infine si svilupperanno una serie di format riguardanti la comunicazione con protagonisti proprio i giovani. Format grazie ai quali si realizzeranno cartelloni e spot pubblicitari da distribuire alle emittenti locali o alle testate on-line, per insegnare a differenziare in modo corretto”.