Il mondo universitario salentino piange la scomparsa di Alfredo Borghesi, venuto a mancare, nella giornata di ieri, all’età di 85 anni.
Al professore leccese sono legati la nascita e il raggiungimento di grandi traguardi della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’università leccese, istituita nell’autunno del 1967 e che vide Borghesi tra i suoi più appassionati fondatori.
Per l’avvio del primo anno di Fisica, giunsero a Lecce, provenienti da varie università nazionali, insieme a Borghesi, tanti nomi importanti che diedero lustro agli insegnamenti: Luigi Taffara con l’incarico di direttore dell’Istituto, Armando Luches, Santi Aiello, Rocco Solida, Claudio Niccolini e Silvio Galassini.
Proprio Galassini, con i pochi mezzi finanziari allora disponibili, curò la costituzione di una piccola biblioteca indispensabile per poter svolgere un lavoro di didattica e ricerca degno di una istituzione universitaria.
Per alcuni mesi gli istituti furono ubicati presso i locali del Rettorato (che allora era a Palazzo Codacci Pisanelli) e successivamente all’Istituto Sperimentale Tabacchi, con la creazione di aule di lezione, studi e uffici. Ciò permise la realizzazione dell’attuale polo nell’area dell’ex Collegio Fiorini, divenuto da quel piccolo nucleo l’attuale hub scientifico e tecnologico di Unisalento.
La nascita del gruppo di Astrofisica
Partì da lì la costituzione del Gruppo di Astrofisica, attualmente giunto a maturità e ben radicato nel contesto scientifico del settore, a livello nazionale, ma soprattutto internazionale, con attività teoriche, sperimentali ed osservative in vari progetti e collaborazioni.
I professori Borghesi ed Aiello giunsero a Lecce, a partire dal primo dicembre del 1967, da Bari dove operavano nella locale sezione del gruppo Gifco (i Gruppi Italiani di Fisica Cosmica fondati da Giuseppe Occhialini) diretto da Alberto Bonetti.
Sollecitati dalle prime osservazioni sulla radiazione cosmica IR nella regione dell’infrarosso dello spettro elettromagnetico, Aiello e Borghesi avviarono approfondite discussioni con Alberto Bonetti e il collega Francesco Melchiorri (che nel frattempo si trasferirono a Firenze). Ma se il professor Aiello decise di ricongiungersi al prestigioso gruppo di scienziati fiorentino, Borghesi scommise il suo prestigio accademico su Lecce (dove restò fino al suo pensionamento nel 2004) nonostante le difficoltà operative, proprio nella prospettiva di poter operare in un contesto nuovo.
Le attività del gruppo astrofisico ebbero particolare impulso in varie direzioni negli anni ’70. Motore propulsivo furono tanti salentini: Armando Blanco (che fu pro-rettore nell’era Limone), Francesco Strafella, Luigi Colangeli, Vincenzo Orofino, Gabriele Ingrosso e Francesco De Paolis e Achille Nucita.
Questo gruppo di ricerca crebbe con l’arrivo in cattedra di importanti esponenti nazionali del mondo astronomico e spaziale tra cui Francesco Bertola, da Padova, noto studioso della struttura e dinamica delle galassie e primo professore ordinario di Astronomia a Lecce; Guido Pizzella, da Roma, fisico spaziale, allora presidente del Comitato Fisica del CNR, co-fondatore in Italia con Edoardo Amaldi delle ricerche sulle onde gravitazionali, titolare di Fisica Superiore, e per alcuni in anni Preside di Facoltà.
Le attività del Gruppo furono via via consolidate con l’inserimento di personale docente e di ricerca, proveniente da fuori: Cristiano Batalli Cosmovici, per anni candidato astronauta nei voli shuttle della Nasa, e proveniente dall’Istituto Max Planck di Monaco di Baviera; Ezio Bussoletti, per anni poi responsabile scientifico del Gruppo di Astrofisica leccese e il compianto Sergio Fonti.
Il mondo universitario salentino piange così uno dei suoi padri, uno a cui deve tanto, un uomo che mise da parte il prestigio personale per puntare tutto sulla nascita di un gruppo di studi a Lecce. Oggi, nel giorno della sua scomparsa, lo ricordano in tanti e gli dedicano un tributo d’affetto.
I funerali si terranno nella Chiesa di San Guido alle 15.30.