L’orologio della piazza ha battuto la sua ora. È morto Livio Macchia, anima dei Camaleonti


Condividi su

L’orologio della piazza ha battuto la sua ora. È un’ora silenziosa, che sembra fermarsi tra le pietre calde di Melendugno, dove stamattina si è spento Livio Macchia, chitarrista e voce storica dei Camaleonti. Una delle stelle più brillanti del firmamento della musica italiana e internazionale, come lo ha ricordato commosso il sindaco di Melendugno, Maurizio Cisternino, ha smesso di brillare sulla terra, ma continuerà a farlo nel cuore di chi lo ha conosciuto, ascoltato, amato.

Livio non era solo un artista. Era un uomo gentile, discreto, con un cuore grande e un’anima innamorata della vita e della sua Melendugno, dove era tornato negli ultimi anni, quasi come in un abbraccio finale con le sue radici. Qui ha voluto condividere l’ultimo tratto del suo viaggio, con la stessa generosità con cui, per più di sessant’anni, ha regalato emozioni sui palchi di tutta Italia.

Nonostante la malattia, Livio non si è mai arreso. Il suo spirito era rimasto quello di sempre, come una nota che si rifiuta di spegnersi. Il 30 giugno, nel borgo incantato di Roca Nuova, era salito ancora una volta sul palco, per quello che sarebbe stato il suo ultimo concerto. Un omaggio alla musica, alla sua carriera, ai compagni che non ci sono più – Tonino, Paolo, Massimo – e ai giovani che raccoglieranno il testimone. Un addio vestito da festa, come solo i veri artisti sanno fare.

“Livio era un mio grande amico, un figlio della nostra Melendugno che lo ha accolto e amato fino alla fine. Negli ultimi mesi, pur nella fragilità della sua malattia, ci ha continuato a donare generosamente e gentilmente la sua musica e ci ha fatto cantare tutti”, ha detto con commozione il primo cittadino che ha ricordato figura del chitarrista e cantante con parole semplici, vere, che raccontano molto più di un rapporto istituzionale: raccontano un legame umano, profondo, costruito sulla stima e sull’affetto reciproco.

Livio ha accompagnato intere generazioni, segnando un’epoca con canzoni che ancora fanno battere il cuore, come ha dimostrato la partecipazione all’ultimo concerto dei Camaleonti a Roca Nuova, dove tanti Melendugnesi sono accorsi a salutarlo e a dirgli che gli volevano bene. “Il nostro Livio si congeda da noi con gli applausi di chi lo ha amato tanto” ha concluso il sindaco.

Ora che la sua ora è suonata, ci resta il silenzio. Ma è un silenzio pieno. Pieno di note, di ricordi, di vita. Le sue canzoni continueranno a risuonare tra le strade di Melendugno, tra le onde del mare, nei vinili consumati dall’ascolto, nelle radio che ancora oggi le trasmettono.

L’orologio della piazza ha battuto la sua ora, come recita la sua famosa canzone, ma l’ora della sua musica non finirà mai.