Addio a Piero Fumarola, docente e sociologo con lo spirito da outsider


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Grazie alla sua voce, sempre fuori dal coro ha scritto una pagina importante della storia del Salento, una terra che ha voluto scoprire e riscoprire con le sue indagini sociali e culturali. Il suo spirito critico e controcorrente sono stati un esempio per gli studenti e per chiunque abbia avuto modo di conoscere Pietro Fumarola, sociologo con l’interesse per le questioni identitarie e docente per quarant’anni all’Università del Salento, scomparso in queste ore.

Il post apparso sulla pagina Facebook della «Notte della Taranta» racconta una delle sue tante sfumature della sua anima, mai paga: «Addio a Piero Fumarola, l’uomo che ha connesso la Cultura Popolare del Salento al resto del mondo» scrivono, ricordando il suo impegno nella ricerca sui fenomeni di trance e gli stati di coscienza.

Indimenticabili resteranno il suo legame lavorativo con Georges Lapassade, con cui condusse un’importante inchiesta sull’hip hop in Italia all’inizio degli anni ’90, e il suo impegno per percorsi di ricerca difficili e inesplorati
come ricorda il rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara. «Mancherà a questa comunità accademica – scrive – la generosità con cui coinvolgeva collaboratori, colleghi, studenti nei suoi progetti, ma soprattutto la sua
personalità attraente e l’intelligenza vivissima, provocatrice, analitica di uomo incapace di compromessi e costantemente impegnato».

Indimenticabili anche gli studi condotti in Albania e Kosovo, dopo i primi grandi flussi migratori sulle coste salentine. E l’amicizia con l’ex brigatista, Renato Curcio che invitò a Lecce, noncurante delle polemiche.

«La scomparsa di Piero Fumarola è una triste notizia per la città di Lecce. Studioso rigoroso e profondo, ha lasciato una impronta decisiva nella cultura salentina e nella vita dei tanti allievi e amici che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Oggi ci lascia ci un’eredità intellettuale e umana della quale non smetteremo mai di beneficiare» è il cordoglio del primo cittadino, Carlo Salvemini.