Mostra Moroni a New York, a curarla è il ricercatore dell’Unisalento Simone Facchinetti


Condividi su

Da Bergamo a New York, passando per il Salento. Ad essere co-curatore della mostra dedicata a Giovanni Battista Moroni è Simone Facchinetti, ricercatore dell’Università del Salento. “Moroni: The Riches of Renaissance Portraiture”, tutta incentrata sul ritrattista rinascimentale, si è chiusa da poco nella celebre “Frick Collection”, a Manhattan, con un annunciato successo di pubblico e un po’ di Salento nel cuore.

I curatori della mostra americana sono tre. Insieme al ricercatore del polo salentino c’è un altro italiano, Arturo Galasino, Direttore della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze, assieme ad Aimee Ng (associate curator della Frick). Ed è stato un successo di critica. “Una rara occasione per ammirare i sontuosi colori, la straordinaria cura dei dettagli e la notevole acutezza psicologica della sottovalutata star del Rinascimento”, ha scritto tra gli altri il critico d’arte premio Pulitzer Sebastian Smee sul “Washington Post”.

Sono 23 ritratti (degli oltre 130) ad essere stati proposti, accostati a preziosi oggetti d’epoca simili a quelli riprodotti nei dipinti dell’artista bergamasco. Tutti prestiti da collezioni internazionali pubbliche e private, dalla National Gallery di Londra, all’Accademia Carrara di Bergamo, al Kunsthistoriches Museum di Vienna per un pittore del Rinascimento italiano la cui importanza deve essere ancora completamente riscoperta.

E a legare Facchinetti all’artista sono le origini bergamasche comuni, che adesso arrivano anche in Salento. “È il mio primo anno di insegnamento a UniSalento”, dice Facchinetti, “e sono felice che coincida con il successo americano di Moroni. Mi auguro di riuscire ad appassionare alla materia il maggior numero di studenti”.