Il Sagrato della chiesa della Madonna del Carmine pieno di rifiuti, il cestino vuoto: l’inciviltà di certi giovani della movida


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Ben venga la movida che anima le città di volti giovani e meno giovani e non ci fa rimpiangere il centro storico di qualche lustro fa, buio e vuoto, ma il divertimento che ha rimpiazzato la nostalgia non deve far rima con inciviltà.

Non è raro, infatti, assistere ad episodi di malcostume come quello raccontato da un nostro lettore: «Stavo tornando a casa dopo aver parcheggiato in piazzetta Tancredi quando ho assistito ad una scena di maleducazione e ignoranza che, purtroppo, è molto comune», scrive.  Non è difficile immaginare in cosa si sia imbattuto: il Sagrato della chiesa della Madonna del Carmine, un gioiello a pochi passi da Porta San Biagio, era stato sporcato da rifiuti di ogni tipo.

«Ho contato oltre venti bicchieri di carta, una bottiglia di spumante, cinque lattine e quattro bottiglie “canedesi”, di cui due lasciate sui gradini e due abbandonate nelle fioriere». Una scena che cozza un po’ con l’immagine da cartolina di Lecce. A far arrabbiare ancor di più il nostro lettore e chiunque si fosse trovato al suo posto è che il cestino dei rifiuti, probabilmente vuoto, era a pochi passi. Meno di sei metri. «Ma in famiglia ed a scuola a questi cafoni cosa insegnano?» sbotta.

Si è parlato spesso dei risvolti negativi delle ‘passeggiate notturne’ come se fossero l’altra faccia della medaglia della vita che comincia una volta tramontato il sole, ma chi lo ha detto che una esclude l’altra?

È semplice vantarsi di essere “capitale del divertimento”, il difficile è adeguare il livello di civiltà di queste generazioni che magari sono pure le stesse che manifestano per l’ambiente al grido di «Ci avete rotto i polmoni» e poi fumano e buttano i mozziconi per terra.

Il punto è che non si tratta di casi isolati, della maleducata pecora nera nel gregge bianco di esempio di educazione. Alle prime luci dell’alba, il popolo della notte ci consegna un centro stracolmo di rifiuti, ma anche di escrementi. Basta spostarsi un po’ nelle strade meno illuminate.