La sicurezza urbana nelle aree della movida salentina si rafforza grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto nei giorni scorsi presso la Prefettura di Lecce. L’accordo, che vede coinvolti i comuni di Lecce, Galatone, Gallipoli, Melendugno, Nardò, Otranto, Porto Cesareo, Sannicola e Santa Cesarea Terme, mira a garantire un’atmosfera di tranquillità per i residenti e maggiore sicurezza per commercianti e clienti che rispettano le regole. L’obiettivo è chiaro: una vita notturna più sicura attraverso una combinazione di tecnologia, prevenzione e responsabilizzazione collettiva.
Un approccio integrato per la sicurezza
Il cuore del protocollo risiede nella promozione di strumenti tecnologici e misure preventive. Sarà incentivata l’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle principali aree della movida, con il supporto di finanziamenti erogati dalla Regione Puglia. A questo si affianca una maggiore regolamentazione da parte dei Comuni, con particolare attenzione al rispetto dei limiti di emissioni acustiche, alla corretta somministrazione di alcolici e all’occupazione del suolo pubblico.
Collaborazione e incentivi per gli esercenti
Un aspetto fondamentale dell’intesa è il coinvolgimento diretto delle associazioni di categoria e dei titolari degli esercizi pubblici. Questi ultimi sono chiamati a svolgere un ruolo attivo nel far rispettare le regole, anche attraverso l’ausilio di un “decalogo della buona movida” destinato alla clientela. Per gli esercenti più collaborativi e virtuosi, sono previsti incentivi, inclusa la possibilità di implementare servizi di vigilanza privata sia all’interno che all’esterno dei locali.
La sindaca di Lecce, Adriana Poli Bortone, presente all’incontro insieme al prefetto Natalino Manno e all’assessora regionale Viviana Matrangola, ha annunciato l’imminente adozione di un regolamento specifico per la movida. Ha inoltre proposto un emendamento che sarà discusso in Consiglio comunale, il quale prevede la concessione di un’ora aggiuntiva di apertura per le attività commerciali che, associandosi tra loro, sottoscriveranno contratti con istituti di vigilanza. Questa misura rappresenta un’ulteriore forma di premialità per gli esercenti che dimostrano il loro impegno.
Formazione e sensibilizzazione per una cultura della responsabilità
L’accordo non si limita a misure repressive, ma punta anche sulla prevenzione e sulla promozione di una cultura condivisa di responsabilità. Sono previsti momenti formativi rivolti agli operatori del settore e campagne di sensibilizzazione per la clientela, con il contributo dell’Azienda Sanitaria Locale. L’obiettivo è educare e informare, affinché tutti gli attori della vita notturna comprendano il proprio ruolo nel mantenere un ambiente sicuro e rispettoso.
Il questore e i rappresentanti delle forze di polizia e della capitaneria di porto hanno ribadito la piena disponibilità al dialogo con le polizie locali, la polizia provinciale e gli esercenti, ponendo l’accento sulla prevenzione di reati e disordini.
La voce degli esercenti: richiesta di condivisione

Nonostante l’attenzione per le nuove misure, la voce degli esercenti si è fatta sentire attraverso il Segretario Generale di Federaziende, Eleno Mazzotta. Questi ha richiesto la convocazione di un tavolo di concertazione per discutere la proposta del sindaco di Lecce. Mazzotta ha sottolineato l’importanza di scelte condivise e non imposte agli operatori del settore, che quotidianamente vivono le sfide sul campo. Federaziende, dopo aver consultato i propri associati, avanzerà la propria disponibilità o proporrà modifiche alla proposta del primo cittadino del capoluogo che riflettano le esigenze degli esercenti. A partire da martedì 8 luglio, la cartellonistica con le regole per l’accesso e la permanenza all’interno dei locali sarà disponibile nelle sedi di Federaziende.

Questo protocollo rappresenta un passo significativo verso una gestione più sicura e sostenibile della movida salentina, frutto di un impegno congiunto delle istituzioni e di una crescente consapevolezza da parte degli operatori del settore. Il successo di questa iniziativa dipenderà dalla capacità di tutte le parti coinvolte di collaborare attivamente per il bene comune.