Photored di Melpignano, multe notificate oltre i 90 giorni. Il Giudice di Pace le annulla e addebita al comune le spese


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Continuano a giungere quasi quotidianamente in redazione i provvedimenti del Giudice di Pace di Lecce tesi ad annullare le multe elevate dai photored posti dalle amministrazioni comunali sulle arterie stradali di loro competenza. I casi, ormai, si succedono e si moltiplicano.

Dopo gli episodi di San Cesario e Melpignano, tocca ancora al comune griko soccombere dinanzi al Giudice di Pace per quel benedetto o maledetto autovelox posto sulla Strada Statale 16 e che per alcuni rappresenta solo uno strumento vessatorio mentre per altri sembra essere un dispositivo utile a garantire maggiore sicurezza sul tragitto.

Stavolta il Comune oltre a vedersi annullata la multa elevata ad un’ automobilista salentina difesa dall’avvocato Sergio Sperti, è stato condannato dal Giudice di Pace di Lecce, con sentenza n. 953/2020 del 19.02.2020, anche al pagamento delle spese sostenute dalla ricorrente, pari a 43,00 euro a titolo di contributo unificato.

L’automobilista si era vista decurtare 3 punti dalla patente di guida e recapitare a casa una multa di 189,00 euro per aver superato sulla Lecce-Maglie, all’altezza di Melpignano, il limite di velocità consentito dall’ente proprietario della strada, esattamente di oltre 10 km/h, accertamento effettuato a mezzo di misuratore di velocità a postazione fissa, il famoso Photored F17 DR.

Il suo legale ha contestato in primis la intempestività della notifica atteso che la stessa avveniva oltre i 90 giorni dal rilevamento dell’illecito, nonché la inattendibilità della rilevazione effettuata per assenza di taratura, per non parlare poi della mancata contestazione immediata dell’illecito da parte di vigili urbani certificatori presenti in loco. Se a ciò si aggiunge la carenza di informazione circa la presenza del dispositivo di accertamento della velocità e quindi l’assenza di cartelli o dispositivi di segnalazione luminosi, il quadro diventa completo. Almeno per il Giudice di Pace di Lecce, la dottoressa Veneranda Raffaella Cerfeda che ha avallato in toto la tesi difensiva dell’avvocato Sperti.