
Il suo compleanno più bello lo aveva trascorso un anno fa. Non aveva spento nessuna delle 23 candeline perché era ricoverato in Ematologia a causa di una gravissima malattia, la leucemia linfoblastica acuta. Ma per Marco Arnesano, al suo quarto ciclo di chemioterapia, era stato ugualmente il più bel compleanno della sua vita. Ed era stato bello, bellissimo, perché affacciato dalla finestra del Polo Oncologico aveva visto gli amici, tutti gli amici, che avevano sfidato il tempo e ogni divieto per fargli gli auguri con la complicità di Don Gianni Mattia. Uno striscione e tante, tantissime candele, per un pensiero che era stato un abbraccio, un abbraccio forte. A salutarlo anche la sua amata Chica, la sua inseparabile cagnolina che in questo lungo cammino ha ‘avvertito’ ogni volta che il suo padrone stava male.
Un Guerriero speciale
Aveva sorriso Marco davanti a quell’insolito party, come era solito sorridere davanti alla sua malattia che affrontava con una forza indescrivibile. ‘Guerriero‘ lo chiamavano tutti, perché se è proprio delle persone forti non rassegnarsi, è da guerrieri combattere fino alla fine con il sorriso sulle labbra per non far soffrire quelli che ti sono accanto, quelli che guardano i tuoi occhi e non vuoi che si accorgano che si stanno spegnendo piano piano perchè sono le forze che mancano, sono le forze che vengono meno. Tu la forza l’hai data agli altri. A chi ti leggeva, a chi ti seguiva, a chi come te stava combattendo.
La leucemia eri riuscito a sconfiggerla, anche grazie a tuo fratello Ale che ti aveva ‘salvato’ dalle cellule juventine di Andrea che tu, interista doc, non avresti mai accettato. Anche su questo avevi ‘giocato’. Eri stato più forte, proprio come avevi promesso a tutte le persone che hanno imparato a conoscerti, a volerti bene. Quell’assenza dai social, dove hai condiviso ogni passo, doveva essere un segnale. Ma anche nell’ultimo post, in cui avevi confidato l’ennesima battaglia che dovevi affrontare, eri stato positivo. Nonostante quel brutto male che non ti ha dato il tempo di goderti la vittoria che avevi conquistato con la tua ‘testardaggine’, che ti aveva paralizzato dalla vita in giù, tu guardavi al futuro.
«Soffrivo da tempo di un male alla schiena e quel male venerdì, dopo la risonanza magnetica, ha avuto un nome: ematoma spinale» avevi scritto su facebook, promettendo che saresti tornato a correre: «non sarà un tumore o una paraplegia ad impedirmi di farlo». Coraggio ancora. E ancora. Inesauribile.
E, invece, Marco te ne sei andato, sei volato ad abbracciare il tuo papà, lasciandoci tutti senza parole, dopo averci fatto sorridere con i tuoi post, i tuoi scherzi, i tuoi quesiti su mamma Ginetta.
Il ricordo di Don Gianni Mattia
Parole dolci quelle che Don Gianni Mattia, il cappellano del Vito Fazzi, gli ha voluto riservare, parole tenere come quelle di un terzo fratello, oltre agli amati Andrea ed Alessio.
‘Marco mio, cuore puro, sensibile e figlio meraviglioso di questa nostra terra. Grazie per tutti gli insegnamenti che ci hai dato e per la grande forza di volontà, dignità e coraggio con le quali hai affrontato quella malattia infame sempre col sorriso sul tuo dolcissimo volto senza mai autocompatirti e autocommiserarti. Sognavamo tutti un epilogo diverso. Ci lasci con Tanta tristezza nel cuore, Non ti dimenticheremo mai guerriero salentino. Ti vogliamo bene’
Le parole dei fratelli
‘Non avrei mai voluto scrivere questo post, – ha scritto il fratello – ma lo faccio per dare una serie d’indicazioni: i funerali si celebreranno domani (8 novembre), alle ore 15.30, alla chiesa SS. Maria Assunta di Arnesano. Si dispensa da omaggi floreali…chiunque volesse, per il mio piccolo grande fratellino Marco Arnesano, avrà la possibilità di corrispondere un’offerta simbolica, la quale sarà devoluta all’ A.I.L. Scusate se non mi dilungo ulteriormente, ma il dolore è troppo forte.
Il saluto di Leccenews24
Gli editori, il direttore, la redazione e tutti i collaboratori di Leccenews24 si uniscono al dolore che ha colpito la famiglia Arnesano e il rione Riesci e tutta la comunità. Marco era un nostro ‘amico’, tante le volte in cui è intervenuto sulle nostre pagine per fare commenti e regalarci spunti e riflessioni. Un ragazzo buono, gentile, forte. Un esempio, il più bell’esempio che ci piace portare a testimonianza delle tante persone che soffrono. Ci mancherai, Marco. E scusaci se stasera concediamo ad una lacrima di rigarci il viso. Torneremo a sorridere domani, come ci hai insegnato tu…