Non dire “gatto” se… gli si dà da mangiare. Sarà capitato a tutti, del resto, di riservare qualche attenzione maggiore a quei dolci miagolii che, tradotti, spesso celano richieste di cibo ai passanti. Eppure, a volte, occorre prestare attenzione, altrimenti si rischia di incontrare pareri constrastanti. Proprio come nell’ultima vicenda avvenuta in un paese situato a pochi chilometri dal capoluogo salentino. Al centro dell’accesa discussione avvenuta ieri in un condominio alla periferia di Trepuzzi c’erano, infatti, proprio dei simpatici felini randagi. Pare che nella serata alcune ragazze abbiano voluto sfamarli, sebbene più avanti siano andate incontro alle proteste di altre persone. Ne sarebbero nati addirittura momenti di litigio e tensione, considerando qualche parola grossa volata. Uno scontro solo verbale e dalle motivazioni successivamente ben spiegate. “Dando loro cibo tutti i giorni, gli altri gatti della zona si riversano sul nostro stabile entrandovi dentro e sporcando”, riferiscono i residenti. Dunque, una problematica di natura principalmente igienica, non certo d’intolleranza verso gli amichevoli mici.
Dall’altra parte, però, le donne intenti a sfamarli hanno replicato mostrando le proprie ragioni:“Ci dovete solo ringraziare, perché così facendo non squartano più le buste di spazzatura per nutrirsi degli avanzi, creando dunque sporcizia; meglio che si alimentino delle nostre crocchette”.
Qualcun'altro ha invece avanzato una proposta per risolvere la questione: creare nelle vicinanze delle piccole casette di legno per gatti, incaricando qualcuno di portare loro ciotole di cibo e acqua. Un’idea davvero niente male che potrebbe, in tal modo, unire l’utile al dilettevole.
E, soprattutto, ciò placherebbe gli animi un po’ agitati, magari riappacificando i litiganti di ieri sera.