I Decreti Sicurezza di Salvini cambiano, c’è il via libera. Salvemini: “Chiusa una parentesi dolorosa”


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Accanto alle nuove regole per evitare la diffusione del Coronavirus, sul tavolo del Consiglio dei Ministri è finita anche la questione delicata dell’immigrazione. Cambiare i decreti sicurezza voluti da Matteo Salvini quando era Ministro dell’Interno era diventato un obiettivo non più procrastinabile dopo mesi di trattative tra Partito Democratico che premeva per le modifiche e il Movimento Cinque Stelle.

Via libera al nuovo decreto

Come era prevedibile è stato cambiato il punto in cui il Governo aveva il potere di impedire l’ingresso nelle acque italiane a navi accusate di violare le leggi sull’immigrazione del Belpaese. Restano le multe alle Ong, ma sono state ridimensionate. Se prima potevano arrivare fino a un milione di euro, ora non potranno superare i 50mila euro. Stop anche alla confisca delle navi delle organizzazioni non governative a condizione che gli equipaggi informino le autorità italiane di ogni intervento di salvataggio, comunicando il Paese di cui battono bandiera.

Resta, invece, il rischio di reclusione fino a due anni «nel caso in cui ricorrano i motivi di ordine e sicurezza pubblica e di violazione delle norme sul traffico dei migranti via mare».

Reintrodotta la «protezione umanitaria» e il «divieto di respingimento ed espulsione in stati in cui lo straniero rischi di essere sottoposto a trattamenti inumani o degradanti e se ne vieta l’espulsione anche nei casi di rischio di violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare».

Il primo ad esultare è il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ma anche la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova non trattiene la gioia per il risultato: «Chiudiamo una pagina buia che aveva rigettato nell’ombra e nell’invisibilità migliaia di uomini e donne trasformati da una norma sbagliata e malvagia in clandestini e privati» ha dichiarato la ex sindacalista salentina. Soddisfatto anche il ministro per il sud Giuseppe Provenzano: «Stasera in Italia cade un muro, ci abbiamo messo un po’ ma ora i decreti sicurezza di Salvini non esistono più. Anche le parole tornano al loro posto: protezione, accoglienza, legalità. Avanti ancora verso un paese con più umanità»

Salvemini: “Ora una nuova legge sulle politiche migratorie”

Sull’argomento è intervenuto anche il sindaco di Lecce Carlo Salvemini che ha definito il superamento dei decreti Salvini una” bella notizia” perché «ristabilisce principi universali che erano stati cancellati da norme esclusivamente ispirate dall’ossessione del consenso, dall’utilizzo cinico della paura, dalla colpevolizzandone della povertà. L’aver ripristinato nella nostra legislazione l’obbligo di soccorso delle vite a mare, il divieto respingimento di chi rischia torture nel proprio Paese chiude una parentesi dolorosa che ha procurato non pochi danni» ha dichiarato il primo cittadino.

«Non si pensi che questo basti. L’Italia ha bisogno di un nuovo Testo Unico sulle politiche migratorie che archivi definitivamente quello che oggi si chiama ancora “Bossi-Fini“. Capace di considerare il movimento degli esseri umani non una emergenza o un fenomeno ma una realtà presente nelle nostre vite; capace di superare la differenza ormai sempre più labile e complicata da accertare tra migranti economici e politici; capace di riaprire canali regolari d’immigrazione concordati con i Paesi d’origine; capace di programmare un’inclusione impostata su apprendimento obbligatorio, rapido e intensivo della lingua, di formazione e orientamento professionale» si legge.

«Archiviato Salvini ci si apra ad uno sguardo nuovo. Serve coraggio. Serve politica. Chiudere la legislatura con una nuova legge sulle politiche migratore è un compito ambizioso, ma possibile» ha concluso.