Il fatidico giorno è arrivato: alle ore 7:00 circa, motori accesi e via: il Filobus, la più imponente opera realizzata a Lecce, ricordiamolo costata 23milioni di euro, finalmente è partito.
Tutti a bordo della linea 29, affollatissima di giornalisti, ai quali è stato riservato il giro inaugurale e ai quali è stata offerta una colazione d’eccezione, curiosi e increduli di mettere piede sul mezzo celeste così tanto atteso e di cui si è tanto parlato. Quel mezzo che ha diviso la città, sia per il suo costo eccessivo sia per la presenza invasiva di pali e fili. “I pali non fanno traffico, non sono belli – ha affermato il Presidente della Sgm Peyla – ma se non ci fossero stati non avremmo potuto realizzare tale mezzo, ecologico, silenzioso, efficiente a disposizione dei cittadini, dei turisti e degli studenti univeristari”. Non sono di certo un belvedere, insomma, ma, almeno per oggi, in occasione del suo battesimo, le polemiche possono passare in secondo piano, anche se l’assenza del Sindaco Paolo Perrone si è notata. All’inaugurazione, però, non poteva mancare il Presidente della Sgm Gianni Peyla che ha definito il Filobus “opera dei cittadini”. Infatti saranno proprio loro i fruitori del mezzo, per ora solo di una linea, quella che parte da Porta Napoli, prosegue per via Cavallotti, viale De Pietro, via XXV Luglio, viale Lo Re, viale Gallipoli e via Oronzo Quarta per terminare la sua corsa alla stazione ferroviaria.
A bordo, questa mattina, anche un servizio catering: cornetti, pasticciotti, biscotti, thè, cappuccino e caffè a volontà offerti non solo ai passeggeri ma anche ai commercianti e ai passanti che si trovavano in prossimità di ogni fermata.
L’attesa è stata lunga ed estenuante, alla fine però l’obiettivo è stato raggiunto.
Per il futuro si spera non sorgano altri intoppi o non s’incontrino ostacoli, di qualsiasi tipo, che possano comprometterne la circolazione in città.