Omar Benvenuto, il talento linguistico che stupisce l’accademia


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A soli otto anni Omar Benvenuto continua a incantare studiosi e linguisti, il suo caso è ormai noto ben oltre i confini locali ed è stato riportato da diverse riviste scientifiche che lo indicano come esempio raro di plusdotazione linguistica, recentemente una nuova valutazione avanzata condotta dall’università ha confermato ancora una volta la sua eccezionalità, rafforzando l’idea che ci troviamo davanti a un profilo unico per ampiezza di repertorio e stabilità precoce.

Nato da padre italiano e madre pakistana, Omar vive immerso ogni giorno in un ambiente dove italiano, arabo e urdu si intrecciano naturalmente; a queste lingue si sono aggiunti inglese e hindi grazie a un’esposizione precoce e costante. Il risultato è sorprendente!

Omar passa da un codice all’altro con spontaneità assoluta, senza interferenze, con una consapevolezza dei registri e dei contesti che normalmente appartiene solo agli adulti e lo fa con la leggerezza di chi gioca. In arabo distingue vocali brevi e lunghe, controlla fenomeni difficili come la hamza e la geminazione e riconosce con chiarezza le radici triconsonantiche, mostrando un’attenzione che stupisce anche gli esperti, in urdu affronta la scrittura Nastaʿlīq con naturalezza, decifra testi complessi, controlla contrasti retroflessi e aspirati e dimostra sensibilità alla grammatica ergativa.

In hindi sta imparando il sistema Devanāgarī con entusiasmo, distinguendo segni e suoni e sviluppando la capacità di cogliere fenomeni fonologici che si formano lentamente nei più piccoli, mentre in inglese i docenti parlano senza esitazioni di competenza madrelingua, con una fluidità e una padronanza indistinguibili da quelle di un coetaneo anglofono.

La nuova relazione universitaria non fa che ribadire quanto già osservato e pubblicato da vari studiosi.

Omar non è soltanto un bambino che parla più lingue, ma un caso di precoce stabilità, di memoria fonologica e lessicale eccezionale, di capacità di leggere e scrivere in alfabeti diversi rispettando quantità vocaliche, accenti e pause con una precisione insolita per la sua età, tutte caratteristiche che insieme delineano un profilo straordinario in ambito educativo e scientifico.

Gli specialisti sottolineano che la combinazione di controllo tecnico in arabo urdu e hindi, unita alla piena padronanza dell’italiano e dell’inglese, rende Omar un talento che va seguito con attenzione, perché se coltivato potrà aprirsi orizzonti accademici e culturali di grande rilievo, intanto a Lecce continua a vivere la sua infanzia come ogni bambino, tra scuola, giochi e la naturalezza di esprimersi in cinque lingue diverse come fossero una sola.