Una vertenza portata avanti Federazione Sindacati Indipendenti e che riguarda tutta la platea degli operatori del Servizio di integrazione scolastica, inquadrati nel 2010, illegittimamente ed in violazione dell’art. 38 della L.R. 31 dicembre 2007, n. 40, in categoria A come ausiliario socio sanitario, qualifica non attinente alle mansioni da sempre svolte dagli operatori interessati, compiti che invece appartengono alla categoria BS quali O.S.S. Di tale illegittima situazione la ASL ha preso atto e con verbale di incontro del 12/04/2011, ha preso l’impegno di sollecitare la Regione Puglia ad avviare quanto prima il percorso di riqualificazione degli ausiliari dell’integrazione scolastica in O.S.S.
La motivazione per la quale la Direzione della ASL di Lecce ha inteso inquadrare gli operatori in categoria A, è stata la mancanza dell’attestato di abilitazione nella categoria BS (O.S.S.), attestato che la Asl ha fatto acquisire nel 2015 a tutti questi Operatori con corsi di formazione finanziati dalla Regione Puglia.
La Federazione Sindacati Indipendenti, quando gli Operatori hanno conseguito l’attestato richiesto e previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di comparto, ha chiesto alla Direzione della ASL il giusto inquadramento nella categoria che da sempre compete a questi lavoratori e cioè la Categoria BS.
A nulla sono valse le richieste in tal senso e quindi il sindacato ha attivato le iniziative di protesta previste, sino alla proclamazione dello sciopero per il giorno 8 marzo 2017.
Successivamente alla proclamazione dello sciopero l’Organizzazione Sindale è stata convocata presso la ASL il 4 marzo 2017 per esperire la procedura obbligatoria di raffreddamento conflitto e conciliazione ai sensi dell’art. 2, comma 2 della Legge 12 giugno 1990 n. 146 e s.m.i., dove ha partecipato, oltre che la Direzione Generale della ASL, anche l’assessore Regionale al Welfare e dopo un ulteriore incontro tenuto a Bari, concluso con un nulla di fatto.
Vista l’inerzia della ASL e della Regione Puglia la vertenza è continuata con organizzazione di altri sit-in, assemblee e manifestazioni.
Lo stato di agitazione
In data 29/05/2018, poi, è stato proclamato lo stato di agitazione del personale interessato e si è chiesto alla Prefettura di Lecce di attivare le procedure di raffreddamento conflitto e conciliazione ai sensi dell’art. 2, comma 2 della Legge 12 giugno 1990 n. 146 e s.m.i.,, e una volta convocati si è chiesto al Prefetto di dare vita a un tavolo di concertazione con la presenza di tutte le parti in causa (Regione ASL Provveditore e OO.SS.)
La sentenza della Corte d’Appello di Lecce
Nel frattempo la Corte D’appello di Lecce – Sezione Lavoro, con sentenza n. 1209/2018 RG n. 126/2014. ha dato ragione ad alcuni operatori che avevano presentato ricorso, riconoscendo loro la categoria B, posizione economica bs (OSS) ritenendo quindi l’inquadramento in A, quale Ausiliario, non corrispondente alle mansioni svolte.
Grazie anche a questa sentenza vi sono stati incontri di delegazione trattante il 5 settembre 2018, 1 ottobre 2018 e del 12 novembre 2018, e il Direttore Generale, dr. Ottavio Narracci, ha preso l’impegno di risolvere la problematica dell’errato inquadramento entro il 31 dicembre 2018.
In data 23 gennaio u.s., visto il mancato riscontro di quanto concordato con il Direttore Generale, l’Organizzazione Sindacale con propria nota, ha chiesto alla Direzione Generale, l’applicazione della sentenza su citata e successivamente, secondo alcune indiscrezioni emerse negli uffici della ASL, si è saputo che la Direzione Generale non intende rispettare gli accordi sottoscritti e non intende dare esecuzione alla Sentenza della Corte di Appello e ricorrere in Cassazione, con nota del 1 febbraio 2019 si è chiesto al Prefetto di attivare le procedure di raffreddamento conflitto e conciliazione.
La minaccia di sciopero
Nella giornata di oggi si è svolta l’assemblea del personale interessato, con la partecipazione considerevole dei lavoratori e si stabilito, nell’incontro che si terrà presso la ASL di Lecce in data 7 febbraio 2019, di chiedere con forza l’applicazione della sentenza della Corte d’Appello, in difetto, loro malgrado, saranno costretti a proclamare lo sciopero, con tutte le problematiche che scaturiranno in termini di servizio, alla particolare utenza alla quale il servizio è rivolto: assistenza personale agli alunni disabili.
