“Ora o mai più”. Le proposte dei Fridays for future per Lecce e provincia

Zero waste, riforestazione, alimentazione, mobilità sostenibile e sensibilizzazione. Ecco le proposte della sezione locale dei Fridays for future per il sindaco di Lecce Carlo Salvemini e il Presidente di Provincia Stefano Minerva.

Fridays for future lecce

Quattro pagine, per cinque macro-tematiche affrontate: tanto è lungo il programma che la sezione locale dei Fridays for future consegna al sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, e al Presidente di Provincia, Stefano Minerva, per il cambiamento. Da attuare – affermano dal coordinamento locale – “o ora o mai più”. Il piano nasce da un workshop organizzato dai Fridays for future Lecce lo scorso 22 ottobre, in occasione del Global Day of Climate Action a ridosso della Cop26 di Glasgow.

Il motto Think global, act local (pensa globale, agisci locale) vale anche per il movimento nato dalle iniziative di Greta Thunberg: ed ecco che dagli incontri tra attivisti, cittadinanza e realtà associative locali nasce una linea condivisa ora affidata alla mediazione politica. La convergenza è su cinque temi: zero waste, riforestazione, alimentazione, mobilità sostenibile e sensibilizzazione. Le proposte sul tavolo tante e variegate, frutto delle diverse sensibilità dei promotori.

A partire dal piano zero sprechi, che si muove lungo due direttrici: azione e controllo. La richiesta al comune di Lecce è da un lato di ridurre la produzione di rsu e di incrementare la quota di rifiuti riciclabili – sottraendoli a discariche e inceneritori e, inversamente, implementando l’economia circolare – e dall’altro di attivare dei controlli serrati per il rispetto della differenziata, da rinforzare eliminando i cestini per l’indifferenziata. Altra parola d’ordine è il compostaggio: da incentivare attraverso meccanismi premiali e creando nuovi impianti a ridosso delle città.

Tra gli obiettivi c’è poi l’interruzione della desertificazione dilagante. Come? Mediante un piano di riforestazione, con la piantumazione di vegetazione autoctona nei territori comunali, a partire da quelli messi a rogo durante l’estate. Un’azione da coordinare con le politiche urbanistiche, che – precisano gli FFF – devono evitare la costruzione di edifici a ridosso dei parchi naturali.

Ampio il capitolo sull’alimentazione, che spazia dall’esigenza di sensibilizzare la comunità alle tematiche alimentari e alla loro intima correlazione con l’ambiente, sino a comprendere la necessità di affrontare il tema dell’uso eccessivo della carne. Un misto di informazione e prassi: non ultima, quella di implementare la creazione di una filiera produttiva sana, che tuteli e sottragga il patrimonio salentino dalle sirene della globalizzazione.

Infine spazio a mobilità sostenibile e sensibilizzazione. Sul piano dei trasporti, l’orizzonte è quello di un progressivo miglioramento dei servizi pubblici – a un costo minore per gli utenti – e l’implementazione dei mezzi sostenibili, bicicletta in primis. Con alcune richieste esplicite: dichiarare gli orari precisi della rete trasporti SGM sulle apposite app; orientare i servizi previsti in estate per i turisti anche ai cittadini residenti; creare punti di autoriparazione delle bici e parcheggi bici ecosostenibili. Chiude la sensibilizzazione. Un’arma chiave – spiegano dal movimento – per combattere i cambiamenti climatici. Per questo la richiesta è di coordinare l’operato delle amministrazioni con scuole e università, al fine di coinvolgere il cittadino studente in progetti di citizen science ed esperienze di campionamento cittadino.

L’appello che i Fridays for future Lecce lanciano alle amministrazioni è di “fare l’impossibile insieme”. Le proposte ci sono, ora la palla alle amministrazioni.



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