Ospedale di Copertino, dopo la raccolta firme il sindacato scrive a Michele Emiliano


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Come era stato annunciato, si sono innalzate le barricate per difendere l’ospedale San Giuseppe da Copertino dalla falce del Piano di riordino ospedaliero.

Dopo i tanti appelli lanciati e la raccolta firme che ha sensibilizzato la cittadinanza, il sindacato FSI-USAE di Lecce che ha curato l’iniziativa a difesa del diritto alla salute e per il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza per un territorio che comprende quasi 200.000 abitanti tra il Nord Salento e costa Ionica-nord, oltre alle provincie a sud di Taranto e Brindisi, prende carta e penna.

“Si richiede con cortese sollecitudine un incontro per interloquire in ordine al potenziamento dell’Ospedale di Copertino ed in particolare di Ostetricia e Ginecologia che fino a poco tempo fa era secondo in provincia di Lecce dopo il Presidio Ospedaliero del Vito Fazzi in quanto a numero di nascite” si legge nella missiva indirizzata a Michele Emiliano.

I numeri del San Giuseppe

Nella lettera viene sottolineato che l’Ospedale “San Giuseppe da Copertino” nel 2017 ha effettuato 35.000 accessi al Pronto Soccorso (11.000 solo nei tre mesi estivi); 2.391 interventi di Chirurgia; 2.410 visite anestesiologiche e 930 consulenze anestesiologiche; 1.982 ricoveri di Medicina e Geriatria (di cui 701 in extra locazione); 734 interventi di Ortopedia; 700 ricoveri in Cardiologia 599 nuovi neonati.

Insomma, parlano i numeri di un ospedale “vivo” sia per la sua collocazione geografica che permette all’ospedale Vito Fazzi di avere un filtro importante rispetto alle richieste sanitarie che vengono da tutto il nord Salento, sia per i dati di funzionalità che rispondono alla domanda proveniente del territorio.

Chiediamo che vengano mantenute le funzioni essenziali che storicamente hanno mostrato maggiore efficienza e il numero dei posti letto adeguati alle esigenze provenienti dal numero di accessi al Pronto soccorso che, come è noto, detiene il maggior numero di accessi nell’intera Azienda Sanitaria, anche qui secondi solo al “Vito Fazzi” conclude il segretario Francesco Perrone.