È una data da segnare in rosso sul calendario per il vecchio Ospedale di Gagliano del Capo che con quattro interventi di cataratta, perfettamente riusciti, è come se fosse “rinato”. Nella sala operatoria, infatti, sono tornati i medici pronti ad effettuare interventi chirurgici. È il coronamento di un lungo percorso culminato con la determina numero 67 del 19 marzo 2019, con cui il Servizio Accreditamenti e Qualità della Regione Puglia ha autorizzato il Day Service Chirurgico nel Presidio Territoriale di Assistenza di Gagliano del Capo.
Tutto in un solo giorno, anzi in poche ore, compreso il rientro a casa: il paziente arriva, viene preparato, attende nella pre-sala e poi entra nella sala operatoria, dove l’aspetta l’équipe chirurgica. Il presente è fatto di piccole prestazioni, in regime ambulatoriale, interventi di cataratta e di piccola chirurgia degli annessi oculari, ma l’ambizione è quella di sviluppare nel prossimo futuro anche progetti di approccio alle patologie vitreo-retiniche.
Si tratta di interventi programmabili che donano una nuova “vocazione” al PTA che smette di essere un ‘semplice’ ospedale dismesso per vestire i panni di struttura tecnologica, in grado di erogare prestazioni di tipo specialistico e chirurgico. E cosa più importante per i pazienti, evitando il ricorso al ricovero ospedaliero.
«In tal modo – spiega il Commissario Straordinario Rodolfo Rollo, che ha voluto essere presente all’avvio ufficiale del nuovo servizio – l’azienda sanitaria riesce a offrire una risposta efficace ed efficiente alla domanda che proviene dal territorio, ma alleggerisce la pressione sui presidi ospedalieri, sgravati da questo tipo di interventi chirurgici».
«Per il presidio ospedaliero – sottolinea – è davvero come tornare a nuova vita. Siamo partiti decentrando sul territorio prestazioni chirurgiche che, grazie alle nuove tecnologie e alle competenze degli operatori, possono essere realizzate in ambulatorio. È possibile farlo in Oculistica, ma anche in altre branche, sfruttando fibre ottiche, ecografi e dispositivi medici che possono risolvere problematiche cliniche che prima richiedevano il ricovero. Un modello che potremo replicare per l’Ortopedia, l’Otorino e l’Endoscopia».
Da Gagliano, insomma, non parte solo un nuovo servizio, ma si inaugura un modello sanitario completamente rinnovato: «Tutti i PTA – spiega Rollo – dovranno avere questo tipo di mission perché la casistica è frequente e si rivolge a quasi un milione di abitanti. L’obiettivo è concentrare negli ospedali solo le attività che richiedono il ricovero, i casi d’emergenza, con un approccio interdisciplinare e ad alta complessità. L’integrazione tra ospedale e territorio è pienamente realizzata ed è una piccola rivoluzione, grazie alle prestazioni ambulatoriali in grado di far rinascere un piccolo presidio».
La logica del “reparto aperto”
«Attorno all’Oculistica – conferma il dr. Antonio Mocellin, direttore dell’UOC di Oculistica del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce e coordinatore dell’Oftalmologia Territoriale della ASL Lecce – abbiamo creato una rete che integra ospedale e territorio in modo sinergico, implementando le diverse professionalità ospedaliere e territoriali che si ritrovano ad interagire intorno al paziente».
«Il reparto – aggiunge Rollo – così si apre al territorio e qui specialisti diversi si incontrano nella logica della continuità assistenziale: è una sperimentazione sul campo di nuovi modelli organizzativi, secondo la logica del reparto aperto. Lo si fa nel luogo più adatto, la sfida è integrare le competenze là dove servono, più vicino possibile al paziente, creando un percorso integrato dalla diagnosi alla terapia. Il valore aggiunto sta nella tecnologia e nelle professionalità che collaborano assieme, ottenendo il risultato di ridurre l’ospedalizzazione, ma anche i costi e disagi per il paziente».
L’equipe
Un “lavoro di squadra” che stamattina ha fatto il suo esordio in sala operatoria. Al fianco del responsabile chirurgo oftalmologo, dr. Enrico Rotondo, due oftalmologi, il dr. Achille Frigino e la dr.ssa Paola Luciana Calasso, la coordinatrice dr.ssa Maria Antonietta Preite, l’ortottista-assistente di Oftalmologia dr.ssa Annamaria Vallo, le infermiere strumentiste Angela Lacava e Anna Ercolani, l’assistente di sala Antonella Nuccio.