
Il pantalone come simbolo di emancipazione femminile, il pantalone come segno distintivo del duro percorso che ha dovuto attraversare la donna, nel corso degli anni, per raggiungere obiettivi e guadagnarsi i propri diritti. Il pantalone ora è ormai alla portata di tutte le donne e segna in modo inequivocabile la rottura con il passato. Nasce la Start up “Pantaloni e Dintorni… ricomincio da casa!!!”, organizzato dall’Associazione Donne del Sud e da altre associazioni come partners, tra cui Le ali di Pandora.
Il progetto si svolgerà tra giugno 2015 ed aprile 2016 e prevede dei corsi di formazione per le sarte; un corso di taglio pantalone per le modelliste; un corso di moda e stile per le consulenti di moda e ancora dei corsi motivazionali e di tecniche di vendita. I corsi si rivolgono a donne che, per svariati motivi, non hanno la possibilità di uscire da casa o che hanno a loro disposizione troppo poco tempo per permettersi un qualsiasi lavoro.
Pantaloni e dintorni propone pantaloni tagliati su misura e confezionati con tecniche semi industriali. La consulente di moda viene dotata di un trolley contenente 10 paia di pantaloni realizzati in taglia standard, dalla taglia 40 alla 58; un campionario di tessuti di diverse qualità e colori; un book fotografico per la scelta del modello; occorrente per la presa delle misure; schede clienti. Ci saranno, quindi tre diverse figure da formare: la consulente, la modellista e la sarta. La prima provvederà a far indossare il capo campione; riporta sulla scheda cliente le modifiche necessarie per una vestibilità perfetta, consiglia modello e tessuto adatto; prende l’ordine e passa la scheda via web modellista. La modellista opera presso le associazioni per le poche ore disponibili. Taglia i singoli pantaloni apportando le dovute modifiche. La sarta, infine, verrà dotata, se non lo è, di una macchina per cucire, una taglia e cuci, cotoni, cerniere e bottoni.
L’obiettivo del piano di lavoro è quello di creare, in un primo momento, una start up solidale, preferendo l’inserimento lavorativo di donne svantaggiate anche come percorso socio-terapeutico e favorendo anche l’attività formativa, che avviene sia con Associazioni in rete che on line, in un secondo momento aiutare le donne coinvolte a riunirsi in cooperativa solidale. Il progetto, che è stato presentato questa mattina all’Open Space di Palazzo Carafa dal vicesindaco e assessore ai Servizi Sociali, Carmen Tessitore, risulta fattibile sotto il profilo fiscale e previdenziale ed è autofinanziabile; è sostenuto dalla Camera Regionale della Moda italiana e provvederà a divulgare il brand a livello nazionale.
Si confezioneranno pantaloni, quindi. Un simbolo che racconta quanto sia stata lunga la strada che le donne han dovuto percorrere solo per poterlo indossare. La scelta di far confezionare questo particolare capo non è casuale, infatti, e rappresenta la rottura con il passato. Rottura alla portata di mano di molte donne, anche quelle che per svariati motivi non hanno la possibilità di uscire troppo da casa.