“Non dimenticatevi di pregare per me”: il mondo in apprensione per Papa Francesco

La Chiesa si stringe attorno a Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per le conseguenze di una polmonite bilaterale

Non dimenticatevi di pregare per me.” Questa frase, che Papa Francesco ha pronunciato più volte con la sua consueta umiltà, in queste ore assume un significato ancora più profondo e carico di emozione. Oggi è Bergoglio a essere al centro delle preghiere di milioni di persone sparse nel mondo, tutte preoccupate per le sue condizioni di salute. Quando la notizia del ricovero al Policlinico Gemelli ha iniziato a circolare, le parole del Santo Padre, più che mai, sono diventate un invito a unirsi in preghiera. Non solo i cattolici, ma anche persone comuni, di ogni cultura e religione,hanno sentito il bisogno di fare un gesto di vicinanza al Pontefice argentino, un paziente di 88 anni ricoverato in prognosi riservata.

Papa Francesco non ha mai nascosto la sua fragilità e anche questa volta ha chiesto ai suoi medici di dire la verità. E il mondo, con il fiato sospeso, attende il bollettino e gli aggiornamenti del Vaticano. Non c’è più quel “non è in pericolo di vita” che, in qualche modo, aveva rassicurato.

In questi lunghi anni di Pontificato, Bergoglio ha affrontato diverse sfide legate alla sua salute, ma la sua forza e la sua fede non sono mai venute meno.

Non dimenticatevi di pregare per me” diventa così un coro di speranza. “La preghiera apre la porta a Dio, trasformando il nostro cuore, tante volte di pietra, in un cuore umano” aveva detto una volta.