Parcheggi improvvisati nelle campagne, ovviamente a pagamento. La protesta dei cittadini

La denuncia di una famiglia di turisti che critica i parcheggi realizzati in campagne non dissodate. Il caso San Foca, marina di Melendugno

Il Salento è terra in cui l’improvvisazione abbonda. I problemi spuntano tutto d’un tratto, come se nessuno mai se ne fosse accorto prima (possono essere sufficienti un paio di articoli su qualche testata giornalistica). E nel giro di qualche giorno ecco arrivare la soluzione, altrettanto arraffazzonata, non ne dubitate. Pensate alla tematica parcheggi… tematica ovviamente importante per un territorio che si defisce a vocazione turistica. Ecco, in Salento a metà giugno ci si è accorti che mancavano…e a luglio inoltrato ecco la risposta: aree parking, ovviamente a pagamento, in campagna amara, amarissima. Aree parking su terreni agricoli dissodati alla bene e meglio, anzi alla male in peggio. Pieni di dossi, pietre, spesso erba secca…che se avete un genitore anziano o un figlio disabile vi toccherà sopportare le fatidiche fatiche di Ercole per evitare che cadano rovinosamente durante il tragitto in direzione del posto in cui vi dovete recare.

I casi sono tanti, tutti da documentare. In tanti, troppi comuni del Salento. Oggi qui presentiamo la lettera inviataci in redazione da una famiglia in vacanza in Salento che si è fermata in uno di questi parcheggi a San Foca, marina di Melendugno.

‘Gentile Redazione, non è certo la prima volta che veniamo in Salento per trascorrere le vacanze… ma ogni anno troviamo sempre un leggero peggioramento rispetto alla stagione precedente. Abbiamo un figlio disabile e ci è capitato di fermarci in una zona parcheggio a San Foca in corrispondenza di un lido noto per essere accessibile ai disabili con possibilità di effettuare la fisioterapia in acqua. Bene, tale parcheggio era realizzato in un campo agricolo a stento dissodato, dove c’è terra mista a sabbia e non è possibile usare una sedia a rotelle.

Inoltre non è possibile attraversare la strada perché dal parcheggio al livello stradale c’è un gradone fatto di cemento e asfalto.

In bella evidenza il parcometro posizionato tra canne ed erba secca, monumento ad un servizio che non merita di essere considerato tale.

Ci chiediamo: ma gli amministratori passano a vedere cosa si realizza su loro input o restano negli uffici convinti che le idee su carta vengano effettuate in maniera precisa? Non possiamo pensare che un parcheggio sia considerato tale e vi chiediamo di dare voce alle nostre parole’.



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