È passato poco meno di un anno da quando le due associazioni di categoria per tentare di rimediare al 'penoso stillicidio di pedoni e ciclisti investiti dalle auto', avevano avviato una “class action amministrativa” per chiedere al comune di Lecce di ‘sistemare’ tutti gli attraversamenti pedonali della città non a norma. Oltrepassare la strada, nel capoluogo barocco come in altre metropoli grandi o piccole, non è cosa facile: già bisogna fare i conti con gli automobilisti poco pazienti verso i pedoni, se alla maleducazione si aggiungono gli incroci che violano palesemente l'articolo 145 del Codice della Strada, compiere qualche passo in tranquillità diventa quasi impossibile. In effetti, l’Amministrazione, grazie ai riscontri effettuati, si è resa conto della ‘pericolosità’ di molte intersezioni cittadine, tant’è che – come si legge nella nota a firma degli Avvocati Alessandro Presicce per Adoc Lecce e Massimo Todisco per Codacons Lecce, con delibera di Giunta Comunale n. 830/2016 ha deciso di avviare i lavori per la messa a norma degli attraversamenti irregolari.
“Questa è una cosa di cui rallegrarsi”, scrivono i legali soddisfatti per i cittadini che potranno godere di attraversamenti più sicuri e protetti, in una città ai primi posti in Italia per gli incidenti in cui sono rimasti coinvolti i pedoni, se non fosse che “il Comune intende seguire la via più dispendiosa per la collettività dato che ha deciso di accendere un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti per un importo di 500mila euro finalizzato alla messa a norma di 280 incroci (con una previsione di spesa di circa € 1.800,00 per incrocio)”.
Perché – si domandano le due associazioni – se esiste una soluzione a costo zero? L’art. 208, comma 4 lettera a del Codice della Strada, impone ai Comuni di destinare il 12,5% dei proventi delle multe “a interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell'ente”.
“Se teniamo conto che solo nel 2015 le multe hanno comportato entrate per 11 milioni di euro, dei quali ben 1,375 milioni devono per legge essere destinati alla messa a norma della segnaletica – proseguno Presicce e Todisco – possiamo agevolmente giungere alla conclusione che il Comune dispone già delle somme necessarie all’adeguamento degli attraversamenti pedonali”.
Insomma, le due associazioni chiedono “perché nessuno a Palazzo Carafa ha pensato che il "tesoretto" generato dalle multe sia già disponibile, dato che le somme sono peraltro vincolate all'utilizzo in "sicurezza stradale" e perché nessuno abbia pensato a far valere la responsabilità di assessori, dirigenti e progettisti autori dell’illecito”. Per questo, Adoc e Codacons non solo invitano il Comune ad annullare la delibera di giunta nella parte in cui stabilisce che i lavori verranno finanziati con l’accensione di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti, ma promettono di inviare una segnalazione alla Procura presso la Corte dei Conti di Bari per le opportune verifiche del caso.