Pioggia e ancora pioggia. Vanno in fumo eventi e concerti dell’estate salentina


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Nelle vie di Lecce riecheggia il grido: “Ombrella, ombrella” dei venditori senegalesi…

Maledetta pioggia! Anche il tempo si schiera tra i nemici di un’estate salentina che non decolla, come, a dire il vero, non decolla l’estate di tutte le mete turistiche d’Italia e non solo.

La crisi si fa sentire e se c’è da tagliare qualcosa è ovvio che si parte dal relax, dal divertimento, dalle tanto agognate vacanze, un tempo simbolo dell’Italia che lavorava, produceva e pretendeva il meritato riposo delle ferie dopo la stagione invernale.

Basta girare un po’ per il Bel Paese per rendersi conto che le autostrade, un tempo tappeto rosso dello scivolamento verso le mete turistiche, sono diventate praterie vuote in cui è possibile circolare quasi in solitudine.

Certo, ci sono gli snodi importanti in cui ancora c’è da fare qualche fila, ma per il resto si viaggia tranquilli. Vuote le strade, quindi, vuoti gli alberghi, anche i lidi sono in affanno. Ovunque.

Ed anche il Salento non fa distinzione; in altri anni più felici era difficile passeggiare per  Otranto, Gallipoli, Leuca, Porto Cesareo. Anzi, era arduo anche il solo arrivarci, il solo raggiungere queste località.

Oggi, purtroppo, non più così.

Il tempo, poi, ha stretto un patto d’acciaio con la crisi e non consente a chi, in vacanza, è riuscito ad andarci per davvero, a divertirsi, a godersi il territorio, a partecipare agli eventi che, comunque, con grande fatica, si organizzano.

Pioggerelline e scrosci pesanti falcidiano le serate di musica e danza, cinema e teatro. Sul più bello si interrompono concerti e iniziative: tutti via con ombrelli e giubbotti autunnali messi sulla testa a mo’ di parapioggia, con grave danno per organizzatori e finanziatori, con dispiacere immenso da parte di chi, dopo qualche ora di mare, sperava almeno in una serata di sano divertimento, all’insegna di quella diversificazione dell’offerta che è la vera chiave di Volta per fidelizzare il turista-cliente così da farlo ritornare in futuro.

Si spetta e si spera in un agosto migliore, anche perché, veder passeggiare il primo del mese cittadini e turisti con ombrelli e ombrellini, non è un bello spot per il Salento.