“Politica di Pane”, a Villa Baldassarri un momento di confronto sul tema della produzione

L’iniziativa allo scopo di restituire il valore originale di questo alimento fondamento di sana bontà, realizzato attraverso un saper fare condiviso.

Pane al pane. Potrebbe essere questo lʼincipit della serata di riflessione “Politica di Pane ‒ Filiere accorte di giustizia sociale e ambientale” che Sabato 13 aprile si svolgerà in quel di Villa Baldassarri, alle ore 19.00.

Un momento di confronto sul tema della produzione e dellʼautoproduzione del pane e delle filiere, che ne fanno appunto, una sintesi Politica.

Un prodotto realizzato con pochi ingredienti, semplice nella sua composizione e nello stesso tempo articolato per la sua natura: capace di essere base alimentare per la maggior parte della popolazione mondiale, culturalmente democratico quando la materia prima che lo sostanzia non è merce nelle mani speculative dei colossi dellʼagrobusiness, geograficamente mappa delle relazioni che si strutturano dal lavoro della terra al consumo sulla tavola.

Fare politica con il pane significa, pertanto, restituirne il valore originario, fondamento di sana bontà, rispetto per Madre Natura e tessuto di socialità realizzato attraverso un saper fare condiviso.

A Villa Baldassarri, la presenza dei forni di comunità, ormai in disuso, testimonia tutto questo. Un patrimonio collettivo depositario dellʼidentità di luogo. Senza la storia dei forni e delle vicende di autoproduzione del pane che ne hanno costituito una delle ragioni di vita e di relazionalità di una parte considerevole della comunità, il paese perderebbe la sua anima.

Sarebbe un luogo privato della sua memoria. In tal contesto, “Politica di pane” intende vivificarne questo pezzo di storia, per restituire relazionalità ad una comunità sempre più riassunta allʼinterno di logiche di produzione alimentare industriale, di acquisto attraverso lʼuso quasi esclusivo del canale della grande distribuzione e da un consumo inconsapevole che impoverisce le economie locali e lʼambiente.

«Proporre filiere accorte di giustizia sociale e ambientale è, dunque, anche un modo per tracciare un nuovo cammino che sappia riprendersi lo spazio e il valore sottratto da un sistema alimentare estrattivo. E lo faremo ripercorrendo le storie coraggiose di uomini e donne che dalla semina e raccolta, passando dalla molitura, fino alla panificazione, sanno essere parte di un nuovo umanesimo» dichiarano gli organizzatori.

La serata, patrocinata dal Comune di Guagnano, è promossa dallʼassociazione “I Margini al Centro”, nata dalla condivisa necessità di riposizionare lo sguardo sui luoghi marginali e con lʼobiettivo di creare un piccolo teatro di ribalta per chi è rimasto senza voce nel deserto della omologazione delle pratiche mainstream. Sempre più istituzionalizzate e mai capaci di produrre alternative. Il programma della manifestazione vedrà la partecipazione e il racconto di esperienze straordinariamente innovative e coraggiose, come la coop. agricola “La Casa delle Agriculture” di Castiglione dʼOtranto, lʼassociazione “Ombre Rosse” di Taurisano e il progetto di panificazione “Forno forte forte” di Denise Di Summa. Infine, con la proiezione del documentario “Lo Spirito del Grano”, si ripercorreranno alcune delle storie dei pionieri del biologico e del biodinamico in Italia. Prevista la presenza dei registi Fulvio Rifuggio e Donato Nuzzo.