L’archeologa leccese Alfonsina Russo è tra le vincitrici del prestigioso Premio “Marisa Bellisario”, conosciuto come l’Oscar delle donne, dedicato alle “Donne che fanno la differenza”. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 14 giugno nel suggestivo scenario del Parco Archeologico del Colosseo.
Ad Alfonsina Russo, prima donna Direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, va il premio speciale. Laureatasi con lode presso l’Università di Perugia, ha conseguito, sempre con lode, la Specializzazione in Archeologia Classica presso l’Università di Lecce e il Dottorato di ricerca in Archeologia presso il consorzio di Università di Perugia, Milano e Ferrara. Specialista nelle problematiche dei rapporti di interscambio culturale tra i popoli del Mediterraneo antico, ha pubblicato due monografie e oltre 100 articoli su riviste italiane e internazionali.
Prima dell’attuale incarico ha rivestito il ruolo di Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale. La sua attività si è incentrata in particolare sulla valorizzazione e sulla creazione di reti museali, sugli allestimenti museali e sull’organizzazione di mostre in Italia e all’estero (Strasburgo- Ancien Douane e Parlamento Europeo, Lione, Montreal, Tunisi, Bucarest, Salonicco, Louvre-Lens, Bruxelles, Tokio) organizzate in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri per la promozione della cultura italiana a livello internazionale. Nella sua carica di Direttore del Parco archeologico del Colosseo ha sottoscritto accordi con i siti di Cartagine e di El Jem in Tunisia e con il British Museum di Londra. Ha curato progetti di ricerca e di valorizzazione territoriale in partnership con Università italiane e straniere e con Istituti Culturali stranieri in Italia, oltre che con Enti di ricerca italiani ed Enti locali (CNR, Regioni e Comuni). È stata premiata dalla Regione Lazio (15 ottobre 2013 e 18 aprile 2016) per l’attività di ricerca e valorizzazione sul territorio del Lazio.
La Commissione esaminatrice ha selezionato anche altre vincitrici per l’Edizione 2024 del Premio Marisa Bellisario:
Per le Istituzioni, la prima Presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, e per l’Informazione, la decana tra le inviate italiane, Giovanna Botteri. Per l’Imprenditoria, Cristina Zucchetti, Presidente Zucchetti Group, e per il Management, Elena Goitini, Amministratore Delegato di BNL e Responsabile BNP Paribas per l’Italia.
I Premi speciali vanno a Francesca Nanni, prima Procuratore Generale della Corte d’Appello di Milano, ad Alfonsina Russo, prima Direttrice del Parco Archeologico del Colosseo e Suor Raffaella Petrini, prima Segretario Generale del Governatorato della Città del Vaticano.
Per lo Spettacolo, il Premio va a Margherita Buy, mentre il Germoglio d’Oro è assegnato alla sciatrice Federica Brignone. Il Premio Internazionale va ad Anna Grassellino, alla guida del Centro SQMS del Fermilab di Chicago.
Due aziende si distinguono per la parità di genere: Pellemoda, che vince il Premio Women Value Company Intesa Sanpaolo per la Media Impresa, e Lab.Instruments per la Piccola Impresa. Il Premio Azienda Work Life Balance Friendly va a SIT, leader nei settori dell’Heating e dello Smart Gas Metering.
Infine, le brillanti neolaureate Beatrice Vincenzi e Chiara Monacchini sono premiate con la Mela d’Oro 2024 per i loro studi in Ingegneria Elettrica, Meccanica e Informatica.
Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario, afferma: “Celebrare la 36ª edizione del Premio in una delle Sette Meraviglie del mondo moderno è già una consacrazione del talento femminile. Le storie delle vincitrici ci raccontano l’Italia che vogliamo e che ci impegniamo a costruire: un Paese che torna a credere e investire nel futuro”.
Il Presidente della Commissione esaminatrice Gianni Letta aggiunge: “È merito della Fondazione Marisa Bellisario dare risonanza a personalità che documentano la potenza positiva delle donne e il loro contributo alla crescita economica e morale dell’intera nazione. Sono orgoglioso di presiedere questa Commissione”.