Primo Maggio, servono dignità e diritti sul lavoro. L’augurio di Cobas: “necessaria uguaglianza”


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È in occasione del Primo Maggio che la Confederazione Cobas Lecce lancia un appello per il diritto al lavoro e l’uguaglianza tra lavoratori. Arrivano in un periodo difficile le parole della Confederazione, in un Salento messo a dura prova dai danni economici collaterali dell’emergenza sanitaria in corso.

“La dignità sui luoghi di lavoro è messa a dura prova della pandemia da covid-19 perché per colpa del ‘jobs act renziano’ e la ‘legge Fornero’ che hanno mercificato il lavoro vi è ogni giorno il ricatto del posto di lavoro per questo si chiede a gran voce il ripristino dell’art.18 originario dello Statuto dei Lavoratori”. A celebrare la Festa dei Lavoratori è stato Giuseppe Mancarella di Cobas Lecce che stamattina si è recato presso la Prefettura di Lecce.

Quello del 2021 è un mondo del lavoro senza diritti, sottolinea Cobas. Ogni giorno sono tantissimi i lavoratori che vedono i propri diritti lesi, come la mancata applicazione dei C.C.N.L. di categoria. Serve un passo avanti, un miglioramento delle condizioni di lavoro, dalla tutela dei lavoratori da incidenti a malattie professionali e contro la precarietà nei subappalti, sia pubblici che privati.

“Per le nuove generazioni che si affacciano sul mondo del lavoro bisogna promuovere delle politiche per il lavoro in Patria evitando che i giovani per poter lavorare debbano andare al nord o fuori nazione. La paura che a seguito della pandemia e con lo sblocco dei licenziamenti vi possa essere un’ecatombe di posti di lavoro e per questo si chiede maggiore attenzione dello Stato a questa problematica del lavoro che diventerà una problematica di natura sociale. Sostegno alle lotte per il lavoro e al precariato per migliorare le condizioni lavorative di tutto il mondo del lavoro”.