Carcere di Lecce, problemi di sicurezza per carenza di personale. Osapp: “mancano più di 150 unità”


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Problemi di sicurezza per tutto il personale all’interno della Casa Circondariale di Lecce. È questa la denuncia del vicesegretario regionale di Osapp Ruggiero Damato che punta il dito contro la continua disattenzione e la mancanza di considerazione da parte della politica nei confronti della Polizia Penitenziaria che, secondo il sindacato, continua a svolgere turni estenuanti che vanno dalle 8 alle 12 ore continuative, ben oltre le 6 previste dalle Norme Contrattuali.

Un problema di sicurezza aggravato anche dall’età media dei poliziotti che, dice Damato, si attesta oltre i 52 anni d’età, e dalla mancanza di concessione dei 20 giorni di ferie previste dalle Norme Contrattuali, ridotti a 10 a causa della carenza di personale.

A preoccupare il sindacato, inoltre, è il pagamento delle ore di straordinario fatte proprio durante il periodo di fermo a causa del Covid, tra i mesi marzo e maggio. “Quelle ore di straordinario effettuate – dice il sindacalista – sono a rischio di non essere remunerate in quanto già il monte ore assegnato dell’anno in corso ormai è quasi esaurito già dal mese di Maggio anche per effetto della pandemia da COVID19: quindi oltre il danno, la beffa”.

La gran parte di questi disagi sarebbe riconducibile alla mancanza di personale che possa coprire il numero di ore di lavoro necessario. Secondo il sindacato si tratterebbe di circa 150/200 unità nel ruolo di agenti assistenti. Mancherebbe, inoltre, “l’istallazione di sistemi di antintrusione e antiscavalcamento del muro perimetrale del penitenziario, oltre all’invio dei poliziotti e poliziotte da oltre un decennio ai poligoni di tiro per esercitazione al tiro al fuoco”.

È per queste ragioni che il sindacato ha richiesto alla Prefettura di Lecce una “urgente convocazione con tutte le parti interessate per una soluzione condivisa”.