Contrasto alle mafie, le misure condivise in un protocollo assieme al Procuratore Nazionale Antimafia


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Questa mattina, il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo dott. Federico Cafiero de Raho, ha incontrato la stampa locale nell’Ufficio della Procura Generale presso la Corte di Appello di Lecce.

Il protocollo

L’occasione è stata la firma di un protocollo sulle misure di prevenzione che vede il procuratore generale, procuratore distrettuale e i procuratori circondariali, partecipare a una condivisione sugli strumenti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria  per aggredire i patrimoni mafiosi.

“Oggi andiamo a sottoscrivere il primo protocollo delle misure di prevenzione, a seguito delle innovazioni del codice antimafia di un paio di mesi fa – ha detto ai giornalisti presenti il dott. Cafiero de Raho – condividendo le regole attraverso le quali ognuno si atterrà per rendere efficace il contrasto alle mafie. Qui a Lecce, peraltro, le operazioni che hanno evidenziato il forte contrasto alla Sacra Corona Unita e altre organizzazioni formatesi, che agiscono con una frammentazione corrispondente a quello che avviene in altri territori, richiede che tutti gli strumenti utili vengano utilizzati”.

Le mafie

“Le mafie – prosegue – hanno dei consulenti economici, commerciali, industriali, attraverso i quali individuano di volta in volta i settori più redditizi. Continuano ad essere forti in quanto ricche e riescono a reinvestire soprattutto nell’economia attraverso intestatari fittizi, spesso soggetti economici apparentemente affidabili e credibili. Oggi invece si avvalgono del denaro delle mafie per poter risalire in un mare economico nel quale le difficoltà sono enormi. Tutte le mafie, oggi, sono strutturate al di là di alcune eccezioni”.

“Il settore più redditizio? Quello che sul territorio può essere di riferimento per gli investimenti”, specifica. “Le mafie, oggi, diversificano i loro investimenti proprio perché, in questo modo, ne rendono più difficoltoso il contrasto, ma anche effettuando delle loro indagini di mercato, individuano di volta in volta il settore che potrebbe dare il maggiore profitto. Come se ci fossero delle consulenze particolarmente adeguate al territorio. Serve individuare il canale finanziario attraverso cui le mafie investono”.

Terrorismo, attenzione altissima

Un ultima battuta sul terrorismo: “Abbiamo un’attenzione altissima in raccordo e scambio informativo con le Procure europee”, assicura. “A volte, uno scambio che consente alla procura nazionale di entrare in contatto con quelle distrettuali nello stesso giorno per condividere notizie, recuperarle sul territorio nazionale, e riversarle sul territorio straniero che ce l’ha chieste. In questo modo si riesce a completare quadri giudiziari che all’estero hanno anche permesso di compiere degli arresti. I servizi di intelligence hanno una capacità enorme”.