Nuovi scioperi dell’ambito sociale di Lecce, chiesta la stabilizzazione del personale precario


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Continua la battaglia sindacale delle lavoratrici dell’ambito territoriale sociale di Lecce per la stabilizzazione della propria condizione lavorativa. Le nuove contestazioni erano nell’aria, visto il parziale soddisfacimento dei sindacati a fronte della proroga del contratto di 11 lavoratrici intervenuta lo scorso primo febbraio. Sin da subito, Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl avevano chiarito che la proroga dei contratti sarebbe stata solo un capitolo del braccio di ferro con il Comune di Lecce. Ora l’obiettivo è far rientrare sotto l’ombrello 24 lavoratrici, che non possono aspirare alla proroga dei contratti ma solo alla stabilizzazione per aver maturato l’anzianità prevista.

Punto di snodo fondamentale sono i fondi messi a disposizione dal Ministero del Lavoro, che consentirebbero al Comune di azzerare i costi dell’operazione. Il loro sblocco, però, è subordinato alla presentazione di un atto ricognitivo del fabbisogno con cui il Comune attesti che tutte le unità lavorative siano necessarie in modo stabile e quindi con un contratto a tempo indeterminato. Le voci di protesta si levano a partire dalla mattinata di oggi. Previsti due sit-in delle lavoratrici e dei sindacati per chiedere la redazione del piano occupazionale e l’accesso alle risorse economiche ministeriali: uno dalle 9 alle 11 davanti alla sede del Comune, l’altro dalle 12 alle 14 davanti alla Prefettura. Giovedì 18 febbraio è invece il turno dello sciopero, con il raduno delle lavoratrici davanti all’ufficio territoriale del governo di via XXV Luglio, dalle 10 alle 12.

Ad accrescere lo scontento contribuisce inoltre il mancato coinvolgimento delle parti sociali da parte degli enti territoriali, più volte denunciato dagli stessi sindacati. “Le organizzazioni sindacali hanno più volte segnalato ai componenti dell’Ambito e del tavolo tecnico regionale il proprio disappunto circa la modalità di conduzione dei lavori e delle decisioni che si intende assumere”, affermano Fiorella Fischetti, Fabio Orsini e Antonio Tarantino, segretari generali provinciali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl.

“Se apprezziamo lo sforzo compiuto per prorogare i contratti scaduti – continuano – consideriamo ingiustificabile e inaccettabile l’esclusione dei sindacati dai lavori, in quanto direttamente coinvolte nella gestione del superamento del precariato e della stabilizzazione del personale, soprattutto alla luce delle ultime disposizioni normative”.