Chi pensa che il popolo russo sia asservito alla logica della violenza sbaglia di grosso. L’aggressione dell’Ucraina viene percepito da molti per quello che è: un atto criminale. E così fin dalle prime ore della giornata di ieri tantissime persone sono scese in piazza, a Mosca e in altre città, per manifestare il proprio dissenso contro Putin e la sua decisione di muovere guerra ai fratelli ucraini.
Le preoccupazioni politiche dello zar non coincidono con le aspirazioni di libertà di tutta la popolazione, che più per paura che per altro non esprime la propria contrarietà al supremo capo, almeno fino ad oggi. I russi conoscono bene la ferocia delle repressioni, che non sono mancate nemmeno in queste ore, con oltre 800 arresti eseguiti nell’arco di poche ore.
Si tratta di un dissenso eroico, altamente rischioso, ma che segna una chiara traccia di umanità in un contesto da film del terrore, dove i missili del soldato Putin fanno sprofondare l’Europa in un girone infernale abitato dai fantasmi della sua politica delirante.