Puglia, allarme rosso nei Pronto Soccorso: la Fsi-Usae chiede assunzioni immediate


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L’emergenza sanitaria in Puglia è in costante aggravamento. Il personale dei Pronto Soccorso e del 118, sottoposto a un carico di lavoro insostenibile e a un rischio crescente di aggressioni, lancia un grido d’allarme.

La Fsi-Usae, sindacato rappresentativo del personale sanitario, chiede con urgenza l’attivazione dei concorsi unici regionali per l’assunzione di medici, infermieri e operatori socio-sanitari. Nonostante le promesse della Regione Puglia e le indicazioni del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha introdotto misure per limitare l’accesso degli accompagnatori ai Pronto Soccorso, la situazione resta critica.

“Le aggressioni al personale sanitario sono inaccettabili e mettono a rischio la sicurezza di tutti”, dichiara Franco Perrone, Segretario Generale Regionale di Fsi-Usae. “Ma questo non è l’unico problema. La carenza di personale sta compromettendo la qualità dell’assistenza e allungando i tempi di attesa per le cure. La Puglia, rispetto ad altre regioni come l’Emilia Romagna, registra un deficit di oltre 10.000 operatori sanitari.”

I concorsi unici regionali rappresentano l’unica soluzione efficace per far fronte a questa emergenza. “Abbiamo bisogno di personale subito”, continua il rappresentante sindacale. “Le strutture del PNRR, gli Ospedali di Comunità, le Case di Comunità e le Centrali Operative Territoriali richiedono un numero elevato di professionisti. Senza nuove assunzioni, il sistema sanitario pugliese rischia il collasso.”

La Fsi-Usae invita la Regione Puglia a prendere immediatamente i provvedimenti necessari per indire i concorsi e a fornire alle aziende sanitarie gli strumenti per reclutare il personale necessario. “Ogni giorno che passa è un giorno in meno per garantire la salute e la sicurezza dei pugliesi”, conclude Perrone.