Puglia Fish & Wine: le eccellenze del comparto ittico dal mare alla tavola


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«Fish & Wine. Il pesce di Puglia conquista il Vinitaly». È questo il titolo dell’evento voluto fortemente dalla Regione Puglia per presentare le eccellenze del comparto ittico locale. Dal mare alla tavola, anzi al Circolo Ufficiali di Castelvecchio, dove sono stati affrontati i temi della biodiversità, della sostenibilità e dell’educazione al gusto, ma anche argomenti legati con un filo rosso al settore che con i suoi 2.200 operatori, un fatturato di oltre 350 milioni di euro pari al 18% della produzione nazionale e una flotta peschereccia di 1.500 imbarcazioni dislocate su sette Compartimenti marittimi, ambisce ad assumere un ruolo di rilievo nel panorama euromediterraneo. Ci sono le esperienze delle donne e degli uomini che hanno costruito la storia come abitanti del Mare Nostrum, la piccola pesca artigianale delle acque del Mar Ionio e Adriatico, la scoperta delle tecniche e delle tradizioni che hanno fatto grande la cucina di pesce pugliese.

«Valorizzare la grande qualità del nostro prodotto, l’enogastronomia e i tratti identitari del nostro territorio, esaltando percorsi esperienziali che strizzano l’occhio al mondo della salute e rilanciando i benefici della dieta mediterranea» è questa la mission raccontata da Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura, Industria agroalimentare, Risorse agroalimentari, Riforma fondiaria, Caccia e pesca della Regione Puglia.

L’iniziativa scaligera – promossa da Regione Puglia, Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale, in collaborazione con Confcooperative Puglia, Pescagri – Cia, Federpesca, Associazione Italiana Sommelier Puglia e Made in Carcere – ha anche permesso a stampa e addetti ai lavori di conoscere la cucina di pesce pugliese, abbinata per l’occasione ai vini e ai prodotti tipici del territorio, valore fondamentale della cultura alimentare regionale e bene da salvaguardare, valorizzare e promuovere, nel rispetto e nella tutela dell’ecosistema e della memoria legata alla storia dell’uomo.

Le premesse ci sono tutte. Il prodotto, come affermato da Pentassuglia che ha anche la responsabilità del coordinamento nazionale del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca c’è: «La Puglia è uno dei poli maggiormente produttivi a livello nazionale grazie alla compresenza di alcuni fattori: tradizioni e marcata professionalità nella pesca e nella gestione di laghi costieri e lagune. La lunghezza delle sue coste, la presenza di grandi estensioni di zone umide e caratteristiche ambientali favorevoli, contribuiscono a creare le condizioni ideali per l’ulteriore espansione di un mercato molto ricettivo per quanto attiene ai prodotti ittici di alta qualità e di elevata freschezza».

«Per questo – ha concluso – con la nuova programmazione, le misure in campo ci sono tutte e anche le risorse che saranno a disposizione delle regioni. Copriremo un ampio raggio di attività, dalla sicurezza delle imbarcazioni all’ammodernamento delle strutture, investendo sulle innovazioni di prodotto e del processo di allevamento e combinando le attività relative alla pesca con quelle agricole per raggiungere la massima integrazione tra aree rurali interne e aree costiere che presentano forti caratteri di ruralità».