È senza dubbio uno dei monumenti più belli di Lecce, uno dei simboli più ammirati dai turisti in visita nel capoluogo barocco. L’anfiteatro romano, nel cuore della città, è rimasto nascosto fino a quando fu scoperto ‘per caso’ agli inizi del ’900 durante i lavori per la costruzione del palazzo della Banca d’Italia. Ogni anno, quel capolavoro di storia e di architettura, fa da sfondo al presepe e tutti, ma proprio tutti si Tutti, si affacciano dalla balaustra richiamati dalla grande stella cometa che illumina tutta la scena per ammirare la bellissima e suggestiva rappresentazione della natività.
Tranne il 3 gennaio, quando si potrà ammirarlo da vicino durante una visita ‘eccezionale’ in compagnia dell’autorevole esperto Gianni Binucci. È l’assessore all’ambiente, Andrea Guido ad ‘annunciare’ quello che tutti gli effetti sembra un evento unico e imperdibile. Insomma, si potrà passeggiare tra i pupi e gli allestimenti, scoprire i paesaggi e carpire i segreti di quella che fu un’arena per giochi, lotte tra gladiatorie e fiere.
“Scopriremo cosa erano e a cosa servivano gli Ambulacri, l’Arena e il Podium. Vi racconteremo di come nel 1898, per puro caso, durante la demolizione di alcuni palazzi furono scoperti nei sotterranei i pilastri della struttura antica e di come Cosimo De Giorgi, insigne professore, scienziato e Cavaliere della Corona, nel 1901 cominciò la grande opera di ricostruzione per volere del Comune. Di quanti furono gli illustri studiosi, dall’Infantino al Galateo, che ancora prima parlavano dell’esistenza di un qualcosa di misterioso sotto il suolo di Piazza Sant’Oronzo. E di quanti immaginavano, come il Morciano, che si trattasse della mitica e antichissima Via Malenniana, la strada sotterranea che secondo fonti autorevoli avrebbe congiunto la piazza di Lecce con quella di Rudiae, che le 2 sorelle avrebbero costruito per darsi aiuto reciproco in caso di attacco nemico” racconta l’assessore Giudo che invita chiunque volesse scoprire le tracce dell’antica Roma, gli usi e i costumi del più grande Impero della storia a partecipare.
L’invito è rivolto a tutti, grandi e piccini.
L’appuntamento è al cancello di Vicolo Storto Carità Vecchia, come detto, per martedì 3 gennaio, alle ore 9:30. In caso di grande affluenza previsti 3 turni di visita di un’ora circa: 9:30, 10:30 e 11:30.
L’Assessorato all’Ambiente del Comune, per l’occasione, lancia un appello a tutti i maestri cartapestai leccesi affinché ognuno di loro adotti un pupo del presepe per fornire restauro e manutenzione annuale.
I pupi del presepe dell’Anfiteatro, infatti, dopo 15 anni di onorato servizio, esposti ogni anno per diverse settimane di fila alle intemperie e agli agenti atmosferici invernali, necessitano ormai di piccoli interventi di manutenzione e restauro. Per questo motivo l’Assessore Guido chiede ufficialmente l’aiuto dei famosi cartapestai leccesi. “Ogni bottega – specifica – potrebbe offrire ricovero ad uno a o a più pupi ed effettuare gli interventi di ripristino nel corso dell’anno. Solo la maestria e l’autorevolezza dei nostri artigiani e artisti della cartapesta potrebbe garantire lunga vita agli elementi principali del nostro presepe”.