Tiene banco in questi mesi, e soprattutto nelle ultime settimane, la questione della chiusura del centro storico alle auto: una misura che alcuni ritengono essenziale per una città votata al turismo come Lecce. Piazzette libere dalle auto, 24 ore su 24, per consentire a tutti i cittadini e, principalmente ai turisti, di godersi le bellezze del capoluogo barocco in tutta tranquillità, senza il timore che una vettura o uno scooter possa sfrecciare a pochi centimetri da loro.
Tutto molto bello. Sicuramente. Ma c'è un'altra faccia di Lecce che soffre di un problema alla circolazione pedonale altrettanto, se non di più, urgente. Parliamo della vicenda relativa ai marciapiedi occupati o a tratti del tutto assenti che rendono una passeggiata a piedi un vero incubo. È una faccenda, questa, che si ripropone periodicamente sulle colonne dei giornali cittadini.
Immedesimandoci, allora, in una mamma con un bambino nel passeggino, o in un disabile costretto a muoversi a bordo di una sedia a rotelle, abbiamo deciso di percorrere a piedi una delle strade in questione. Ne potevamo scegliere tante, a decine: ce ne sono tanti di punti della città alle prese con questo problema, ma abbiamo scelto per camminare la circonvallazione, in via Ugo Foscolo, esattamente partendo dalla rotatoria di via Porta Europa (dal Bar Commercio, per intenderci), fino al arrivare al centro commerciale 'Centrum', a ridosso della zona salesiani. Un tratto breve, ma intenso di problemi. Abbiamo scelto una zona, dicevamo: quella nevralgica, che collega una periferia al centro di Lecce. Sicuramente ad ogni leccese sarà capitato di passarci.
Ebbene, le foto che abbiamo raccolto difficilmente trovano parole per essere descritte: marciapiedi risicati, ingombrati dalle radici degli alberi che ora sono pronte a prendersi anche l'asfalto stradale, ostacoli di varia natura, aiuole incolte ed invadenti, pali dell'elettricità installati proprio accanto ad un albero (o viceversa) che, di fatto, rendono impossibile il passaggio. Un percorso difficile da attraversare anche per un 'normodotato' che cammina da solo sulle proprie gambe. Immaginiamo ora che a percorrere quel tratto stradale ci sia una mamma con un passeggino: una gimcana tra impedimenti e dossi degni di una corsa di motocross. Per non parlare di quanti coloro si trovino a passare da quelle parti a bordo di una sedia a rotelle, magari da soli (ipotesi non così improbabile al giorno d'oggi): scendere per poi risalire sulla banchina stradale sarebbe un'impresa.
Risultato? Abbiamo notato, come tutti, che percorrere viale Ugo Foscolo in completa sicurezza è impossibile. Un esempio emblematico: all'intersezione tra la circonvallazione e via Vecchia Frigole, a fare da spartiacque al traffico, c'è un bell'immobile inutilizzato, abbandonato, lasciato al suo destino, fate voi. A far da ingresso alla struttura (un tempo) ci sono due bei gradoni che si affacciano proprio sulla strada (vedi foto). Pensare di passeggiare in quel punto pensando di non invadere la corsia dedicata al transito delle auto non è possibile. Come fa, dunque, un passeggino? Come fa una vecchietta munita con un solo bastone? Come sarebbe possibile un attraversamento sicuro per un disabile sulla sedia a rotelle? Avete una risposta? Appunto, nemmeno noi. O meglio, un attraversamento sicuro non esiste.
Tentare di descrivere ulteriormente il problema ci risulta difficile. A questo punto, dopo i proclami di Lecce Capitale della Cultura, centro di accoglienza per tutti, vera e propria città concepita ‘a misura d’uomo’, ora ci chiediamo che senso abbiano tutte queste belle parole se per attraversare una strada che collega la periferia al centro cittadino si è costretti ad assistere a tutto questo scempio. Inutile ribadire che urge un intervento per cancellare tutto questo dal capoluogo: una città in questo stato non è davvero possibile da vivere e difendere.