‘Quello sfregio in periferia’: lo Sportello dei Diritti documenta l’abbandono dell’ex concessionaria Fiat


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Continua il viaggio nelle periferie della città di Lecce da parte dello “Sportello Dei Diritti” che da tempo ha iniziato un vero e proprio lavoro di reportage sullo stato di degrado in cui versano alcune zone della città. ‘Questa volta – documenta il presidente Giovanni D’Agata – il nostro occhio si rivolge verso quel colpo d’occhio di grande degrado che offre l’ex autoconcessionaria FIAT, un autentico monumento al degrado col quale i residenti di Borgo Pace sono costretti a convivere da un imprecisato numero di anni’.
 
‘Un maestoso moloch di cemento – lo descrive D’Agata – che si staglia sulla sinistra di chi percorre via Taranto con direzione "Zona Industriale", superato il rondò recentemente completato. Un'opera di privati che è ormai poco più di un rudere di cemento armato e ruggine, frequentato da persone senza fissa dimora e tossici e che si erge praticamente aperto ed in disuso e perciò a rischio per i tanti bambini che risiedono nella zona’.
 
Si tratta di un immobile realizzato in stile anni ’60: poi la concessionaria si è trasferita e la struttura è rimasta lì, abbandonata. ‘Come un fantasma – chiosano ancora dallo Sportello. Ed è proprio lo stato di  degrado, a spaventare soprattutto i residenti che si trovano praticamente adiacenti allo stabile. Si sa che in questi casi poiché si tratta di strutture private non è semplice intervenire per la pubblica amministrazione, ma quando decorrono decenni nell'inerzia più totale dei proprietari è bene e opportuno che gli enti facciano qualcosa per dimostrare la loro presenza e la superiore necessità del bene pubblico rispetto all'interesse, peraltro inerte ed omissivo di pochi’.
 
Insomma, lo “Sportello dei Diritti” continua a documentare e denunciare ‘il crescente degrado in cui sono cadute le zone esterne rispetto al centro cittadino al fine di stimolare l'attenzione dell'amministrazione locale a prendere iniziative per salvaguardarne il decoro ed anche per restituire dignità ai cittadini residenti, spesso considerati di serie B’.