Reddito di cittadinanza, l’escamotage per ‘fare contanti’. La denuncia: ‘Soldi usati per gioco e sigarette’


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‘Fatta la legge, trovato l’inganno’ si dice in Italia , a dimostrazione che per i furbi c’è sempre un sistema grazie al quale si può aggirare anche un provvedimento giusto ed equo.

A quanto sembra il motto vale anche per il tanto discusso reddito di cittadinanza, una misura sociale che tanti, tantissimi, non solo nel Sud dell’Italia, hanno atteso per provare ad uscire dalla miseria non giustificabile in un Paese degno di questo nome alle soglie del 2020.

La misura partorita dal primo governo Conte, cavallo di battaglia del M5S, puntava e punta tuttora a mettere un po’ di soldi nelle tasche dei veri indigenti, dei veri poveri, di coloro che addirittura non hanno di che mangiare per una serie di situazioni che a tutti purtroppo possono capitare nel corso della vita.

Non sono certo mancati gli avversari di questa iniziativa, considerata da varie forze politiche un sistema per favorire il lavoro nero e dare qualche alibi ai ‘furbetti del divano’.

Ma la macchina organizzativa ha previsto una serie di paletti e controlli destinati a bloccare i malfattori, che, se beccati, oltre a perdere i quattrini previsti per loro, rischiano anche pene severe nei Tribunali della Repubblica.

Il reddito di cittadinanza si è sostanziato in una social card data ai beneficiari attraverso la quale si possono fare acquisti nei negozi per non privarsi del necessario. Si possono, quindi, acquistare generi alimentari ma non gratta e vinci, medicinali ma non superalcolici.

Evidentemente, però, c’è chi al vizio non vuole rinunciare ed ha escogitato un sistema per raggranellare i contanti da spendere al gioco che non si può alimentare dalla card.

In che modo?

A raccontarcelo è Tommaso Prima, presidente del Pronto Soccorso dei Poveri, un’associazione che si occupa di assistenza agli indigenti che ha immediatamente smascherato il raggiro:

‘Abbiamo ricevuto parecchie telefonate che segnalavano questa richiesta. Il possessore della social card si dichiarava disponibile ad accompagnare un normale cittadino a fare la spesa; poi al momento del pagamento tirava fuori la tessera e pagava il conto, salvo riprendersi la cifra in contanti appena fuori dall’esercizio commerciale. Quel contante consente di andare a comprarsi gratta e vinci, sigarette, e quant’altro non previsto dal reddito di cittadinanza!’

Una segnalazione forte quella del Pronto Soccorso dei Poveri che vuole denunciare questa gravissima furbata:

‘Dobbiamo denunciare subito queste richieste. Per due ragioni: innanzitutto perché fanno marcire dall’interno un provvedimento che ha consentito a tanti salentini di prendere una boccata di ossigeno, di fare la spesa, di non dover rinunciare alla pasta e al pane (cosa che accadeva e accade ancora nel nostro territorio) e poi perché dobbiamo stroncare dalla base ogni forma di ludopatia. Chiedono i contanti per comprarsi i gratta e vinci, per tentare la fortuna! Guai se dovesse prendere piede questo andazzo!’