‘Vi siete meritati la ricetta della crostata più buona che ci sia’, il 4 maggio è alle porte ed Edoardo Micati svela un segreto…


Condividi su

Hanno stabilito, così come riportano le notizie dei vari TG, che dal 4 maggio potremo uscire di casa. Non mi va di discutere delle eventuali limitazioni, mi basta sapere che io e Franca, pur provvisti di guanti, mascherina, occhiali, e magari anche con l’ombrello, potremo varcare il cancello, cominciando a girare attorno alla vasta piazza sulla quale si affaccia la nostra abitazione.
Già col mio amico Ottavio abbiamo discusso del percorso delle future camminate..
Usciremo dal paese e ci inoltreremo nelle vie della campagna, fra uliveti giganti, per fortuna ancora risparmiati da un’altra epidemia che ha distrutto migliaia di piante, la xylella fastidiosa che è stata definita, e qui riporto dati presi da Wikipedia, come “la peggior emergenza fitosanitaria al mondo”…
Sono infatti  oltre 100 le specie di piante affette da xylella, con malattie quali il mal di pennacchio nel pesco, la bruciatura delle foglie di oleandro, il cancro degli agrumi, è stata segnalata una notevole incidenza anche su prugno, ciliegio e mandorlo.
E allora, per rendere più piacevole questa domenica, per impegnarvi a fare qualcosa di diverso, visto che le nostre case sono strapiene di tutti gli ingredienti per poter cucinare, dal caffè mattutino sino ai dolci più sofisticati, voglio insegnarvi, così come ha fatto Franca con me, a fare l’impasto della crostata più buona che ci sia.
A proposito, con questo tipo di impasto vengono anche dei biscotti buonissimi.

Impasto per crostata

Ingredienti: 300 gr. di farina 00, 150 gr. di burro, 2 tuorli, 1 cucchiaio di marsala, mezzo limone grattugiato, 100 gr. di zucchero.

Cominciate col togliere dal frigorifero il burro per farlo ammorbidire mentre preparate il resto. In un capace recipiente versate la farina 00, lo zucchero, i due tuorli d’uovo, un cucchiaio di Marsala secca, la scorza di mezzo limone grattugiato e poi il burro tagliato a tocchetti. Per mia abitudine conto gli elementi che devono essere sei. Mescolo con le mani, non usiamo apparecchi elettrici, sino a quando la pasta diventerà ben amalgamata, assorbendo il burro e le uova. Per una vostra certezza mettendo sulla bilancia l’impasto vedrete che sarà di circa 600 grammi.

Quindi riponete la pasta in frigo per circa mezz’ora.
Intanto preparate la teglia, dovrà essere del diametro di 24 cm..
Tagliate la carta da forno necessaria, che va accartocciata e poi distesa. Uso questo sistema per evitare che si riavvolga e poi perché in tal modo si adatta facilmente alla teglia.
Intanto armatevi di mattarello e, sempre lavorando su della carta da forno, stendete la pasta. Mi pare superfluo dirvi come va stesa sulla teglia, l’essenziale è che non deve superare il bordo della stessa. Versate la marmellata, ricoprendo il fondo con la giusta quantità. Potete utilizzare tutti i tipi di confetture e, se non le fate voi, cercate di prenderle di buona qualità. Le nostre le fa Franca, sempre con prodotti biologici, a chilometro zero, arance, mandarini, prugne, uva, fichi, albicocche, cotogne, ecc, ecc..
E’ la volta di ricoprire la marmellata, con le strisce, incrociate ne vengono cinque per lato, rivestendo i bordi interni con le stesse. Noi abbiamo una rondella con rotelline che possono essere distanziate alla misura che si vuole, la nostra è di non più d’un centimetro e mezzo. Mettete in forno e fate cuocere per circa 30 35 minuti a 180° gradi.
Sarà pronta quando avrà assunto un bel color avana.
Con la stessa pasta si possono fare anche i biscotti. Si chiamano biscotti perché van cotti da un lato e dall’altro sino a che diventano ben dorati.
Nel caso di allergici al latte ed ai suoi derivati basta sostituire il burro con olio d’olivo, o di semi di buona qualità. Ne bastano 100 gr. aggiungendo circa 50 gr. di latte di mandorla per rendere l’impasto più compatto.
Quando la crostata si sarà raffreddata spargete dello zucchero a velo.
Dai, al lavoro, e poi fatemi sapere, ci tengo!