“Fate il test prima di partire”, l’appello di Michele Emiliano a chi torna a casa per Natale


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Sarà un Natale diverso, scandito dal Coronavirus che giocoforza cambierà i comportamenti degli italiani durante le feste per evitare di vanificare gli sforzi fatti e impedire la temuta terza ondata di contagi a gennaio. Sul tavolo non ci sono solo le restrizioni che il Governo metterà a punto nel nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, quello «del compromesso» tra un’Italia in lockdown totale dal 21 dicembre al 6 gennaio e un Paese rosso per otto giorni (dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio) e giallo per tre (28, 29 e 30 dicembre). Bisognerà anche fare i conti con i fuori-sede che decideranno di tornare a casa. Un secondo esodo, simile a quello di marzo almeno nei numeri. Si stima, infatti, che saranno circa 30mila i pugliesi che faranno le valigie per trascorrere le festività in famiglia.

Per essere più tranquilli ed evitare un nuovo aumento dei contagi, il Governatore Michele Emiliano ha chiesto a studenti e lavoratori di sottoporsi a un test 72 ore prima di mettersi in viaggio. La parola d’ordine è sicurezza, anche perché chi tornerà a casa senza sapere di essere positivo o meno può mettere in pericolo i famigliari, soprattutto quelli più fragili.

«Sanno quello che devono fare, se quando arrivano non si catapultano ad abbracciare nonni e genitori ma indossano le mascherine, fanno attenzione, dormono possibilmente in modo separato, meglio ancora» ha detto il Presidente  a ‘L’Aria che Tira’. Nessuna quarantena come a marzo, quando molti focolai sono stati contenuti o addirittura evitati grazie all’isolamento imposto a chi rientrava in Puglia, ma solo buon senso.

Non bisogna abbassare la guardia, insomma perché la battaglia contro il virus non è ancora finita. Anzi, come ha sottolineato Emiliano sarà dura fino al vaccino «che metterà fine a questa storia». Le prime dosi, circa 100mila, arriveranno agli inizi di gennaio. I primi a sottoporsi al vaccino Pfizer saranno gli operatori sanitari e i degenti delle residenze sanitarie.