“No al 41bis, liberi tutti”, scritte shock a Calimera contro l’antimafia. Lo sdegno delle istituzioni


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“No al 41bis, liberi tutti” o ancora “l’antimafia tortura”. Nel corso della notte, sono comparse delle scritte contro l’Antimafia a Calimera che hanno destato scalpore tra i concittadini di Antonio Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone che proprio l’8 settembre avrebbe compiuto 60 anni. Ferma e tempestiva la condanna da parte dell’amministrazione comunale che parla di atto di vigliaccheria.

“È inammissibile che sui muri del nostro paese, della nostra scuola, appaiano delle scritte così gravemente offensive”, ha commentato il sindaco Gianluca Tommasi. “Invitiamo tutta la cittadinanza ad offrire la massima collaborazione alle forze dell’ordine per individuare rapidamente i colpevoli di questi atti”.

Arriva la condanna anche da parte di Cgil che esprime sdegno per le scritte comparse nel comune salentino che questa settimana si dedica a celebrare la legalità. “Ed è ancora più assurdo che le scritte siano apparse mentre a Calimera sono esposti i resti della Fiat Croma blindata, l’auto apripista su cui viaggiavano gli agenti della scorta di Giovanni Falcone, per celebrare i 60 anni di Antonio Montinaro, l’agente caposcorta del magistrato che perse la vita a Capaci il 23 maggio 1992”, dice la segretaria generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi. In occasione della celebrazione in onore di Montinaro, la Cgil parteciperà con una rappresentanza.