L’Associazione Arma di Cavalleria e l’Esercito in aiuto dei profughi


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A ridosso del confine tra Croazia e Bosnia-Erzegovina, il campo profughi di Lipa, distrutto da un incendio alla vigilia di Natale, con quasi mille profughi rimasti a lungo senza un riparo in balia della neve, è diventato nelle ultime settimane il simbolo dei nuovi disperati che sono tornati ad affollare la famigerata “rotta balcanica”, l’itinerario della speranza per milioni di migranti asiatici e mediorientali intenzionati a raggiungere fra mille rischi l’Europa occidentale, nella speranza di un futuro migliore.

Su invito delle Autorità locali, in merito alla richiesta di indumenti, l’Anac (Associazione Nazionale Arma di Cavalleria) di Lecce, insieme alla nutrita comunità militare salentina, non ha voltato lo sguardo dall’altra parte e si è prontamente mobilitata. E così partito un tam tam tra associati, ex militari e soldati della Scuola di Cavalleria, dei Cavalleggeri di Lodi e del Reparto Affari Territoriali” per la raccolti di indumenti invernali, cappotti, coperte e scarpe da destinare a quella che è ormai una situazione drammatica.

La Scuola di Cavalleria, che proprio nelle settimane scorse si era resa protagonista di un’altra iniziativa solidale, raccogliendo circa 14 quintali di generi alimentari di prima necessità devoluti alla Mensa della Caritas Santa Rosa e alla Casa della Carità, ha inoltre messo a disposizione, alcuni mezzi pesanti e porta container per il trasporto e la consegna del prezioso carico alla Croce Rossa di Ancona, che si occuperà di far giungere gli aiuti a destinazione.

Una iniziativa doverosa. La comunità militare, sempre attenta ai più deboli e a chi è in difficoltà, non poteva sottrarsi a un dovere etico e morale. La drammaticità delle immagini che ci giungono da Lipa, con centinaia di donne e bambini in balia di fame, neve e freddo, senza acqua, elettricità e servizi igienici, imponevano un immediato intervento. Peraltro, nella considerazione che almeno nel breve termine, la situazione continuerà ad essere tragica, “non escludo ulteriori iniziative a carattere umanitario”, queste le parole del Gen.B. (aus.) Vito Margiotta, Presidente dellAnac, promotore dell’iniziativa.