Salvo il progetto di riqualificazione di Sant’Isidoro, Tar rigetta l’istanza della Pro Loco


Condividi su

Il Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce rigetta l’istanza cautelare della Pro Loco di Sant’Isidoro avverso il progetto di  riqualificazione della marina, che ora potrà beneficiare di interventi, per oltre un milione di euro, finanziati con il P.N.R.R..

I fatti

La Pro Loco S. Isidoro è stata titolare di una concessione demaniale marittima, allo scopo di mantenere una sede dell’Associazione e del pronto soccorso estivo nella marina di Nardò.

Sant’Isidoro versa, da decenni, in un profondo degrado urbanistico e ambientale, soprattutto nella stagione estiva, in cui la marina è interessata da una forte pressione di persone  per via di un turismo crescente, al quale è mancata, negli anni, un’attenzione verso una fruizione sostenibile. Per porvi rimedio, nel 2021, l’Amministrazione Comunale di Nardò ha elaborato un progetto di rigenerazione urbana volto alla riqualificazione paesaggistica. Il progetto, che è stato ammesso a un finanziamento P.N.R.R. di un milione e 300mila euro, prevedeva, tra i vari interventi, la demolizione dell’immobile in uso alla Pro Loco, poiché detrattore ambientale della qualità paesaggistica del territorio costiero.

Nel luglio di quest’anno la Giunta Comunale ha apprvato il progetto esecutivo di riqualificazione e, alla luce degli accordi intercorsi, ha destinato alla Pro Loco una nuova sede fino ad aprile 2024 affinché la stessa potesse liberare quella occupata, che doveva essere demolita secondo le previsioni di progetto e avere il tempo necessario per individuare, a sua cura e spese, un edificio alternativo, stante l’obbligo di assegnare nuove concessioni demaniali attraverso bandi pubblici.

La Pro Loco, però, ha impugnato la delibera di Giunta al Tar, poiché, a suo avviso, era stata approvata in assenza dell’annullamento del provvedimento di proroga, fino al 2033, della propria concessione demaniale.

L’Amministrazione Comunale ha deciso di difendersi in giudizio con l’Avvocato Paolo Gaballo, che ha evidenziato che il Comune di Nardò non aveva rilasciato alcun provvedimento di proroga della concessione fino al 2033, ma richiesto delle integrazioni documentali, che non erano state prodotte. Inoltre, secondo il legale, la ricorrente aveva promosso un giudizio, disattendendo gli accordi intercorsi.

Nella giornata di ieri la Prima sezione di “Via Rubichi” (Estensore Michele Palmieri – Presidente Antonio Pasca), accogliendo le tesi difensive, ha rigettato l’istanza cautelare della Pro Loco.

In particolare, si legge nella decisione, la Pro Loco non aveva prodotto al Comune la documentazione richiesta “se non in forma parziale e in ogni caso con produzione del tutto vetusta, come tale non più rispondente alla situazione attuale. In difetto di produzione della chiesta documentazione, non sembra si sia verificata alcuna proroga ex lege della concessione demaniale; il Comune ha offerto alla ricorrente altro sito ove svolgere l’attività in esame, e quest’ultima lo ha rifiutato, senza addurre alcuna plausibile giustificazione. Per tali ragioni, considerato che l’opera è ammessa al finanziamento PNRR, nel bilanciamento degli opposti interessi deve ritenersi prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori, su quello privato alla conservazione (non assistita da alcun tipo di giustificazione) dello status quo”.

Ora la Pro Loco dovrà abbandonare la sede, i lavori potranno essere ultimati e la marina potrà beneficiare di un importante intervento di riqualificazione paesaggistica ed urbanistica.