Operatori socio sanitari, si va verso la stabilizzazione. Arriva la Delibera della Giunta Regionale


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“Per effetto della deliberazione della Giunta Regionale, si aprono nuove prospettive. In particolare, è stata finalmente riconosciuta la prevalenza delle procedure di stabilizzazione del personale con l’anzianità di servizio prevista dalla Legge. Fino ad oggi, infatti, si era data priorità alle assunzioni a mezzo di scorrimento delle graduatorie esistenti. La qual cosa aveva dato luogo al contenzioso giudiziario ma altresì a una formale diffida alla Regione Puglia notificata il 19 maggio scorso”, con queste parole Pietro Quinto, che ha difeso oltre 100 operatori socio-sanitari per le Asl di Lecce e Brindisi, a fronte della inadempienza delle Aziende Sanitarie e della stessa Regione Puglia rispetto all’obbligo derivante da una Legge del 2017 (cd. Legge Madia) per la stabilizzazione del personale precario che avesse maturato, a far tempo dal 28/8/2015, almeno 3 anni di servizio anche non continuativi, commenta la Deliberazione della Giunta Regionale, grazie alla quale ha sbloccato le procedure di assunzione del personale necessario per il funzionamento delle Asl, autorizzando la copertura di 6.000 posti in tre anni.

L’Avvocato Pietro Quinto

Nonostante il tempo trascorso e la ricognizione effettuata dalle Aziende Sanitarie Locali, a tutt’oggi non sono state completate le procedure di stabilizzazione, aventi lo scopo di eliminare il precariato e non creare altre forme di precariato.

Da qui i ricorsi al Giudice del Lavoro ed al Tribunale Amministrativo Regionale e le formali diffide promossi dall’Avvocato Pietro Quinto nell’interesse degli operatori socio sanitari. In alcune circostanze il Giudice del Lavoro di Lecce aveva ordinato all’ASL di definire le procedure già attivate.

“La delibera – conclude il legale – è peraltro solo un primo passo perché occorrerà verificarne le modalità attuative e soprattutto la tempistica. Ciò perché – ed è questa la ragione dell’urgenza – il personale precario delle Asl, pur avendo maturato l’anzianità per la stabilizzazione, in molti casi, per la scadenza del termine degli incarichi temporanei, è stato licenziato e si trova senza lavoro. Esattamente il contrario dello spirito e del significato giuridico della Legge del  2017, confermata dalla legge finanziaria del 2021. Sicché ulteriori eventuali ritardi saranno forieri di un ulteriore contenzioso anche sotto il profilo risarcitorio”.