Storie di precariato: non trova lavoro, 33enne leccese presenterà domanda alla legione straniera


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Storie vere. Ragazzi che, mortificati da una disoccupazione sempre più galoppante, decidono di non credere più nell’Italia. E così partono via, lontano, per trovare quella stabilità che ormai, nella nostra nazione, riguarda poche, pochissime persone. Per carità, i problemi ci sono e ci saranno sempre. Ma oggi vengono vissuti male per via della grave carenza di solidarietà verso il prossimo e di valori sani. Non solo per quanto concerne il problema della crisi economica. L’ennesimo episodio che pone in primo piano la “fuga” all’estero per via del lavoro che manca riguarda un salentino. Leccese, 33enne, che vive in una zona periferica della città assieme ai propri genitori e due sorelle (anch’esse, purtroppo, senza lavoro).

Questo giovane, stufo di una vita da eterno precario – tra l’altro nel suo curriculum emergono esclusivamente delle prestazioni occasionali – ha scelto di dare una svolta definitiva alla sua condizione sociale, decidendo di presentare domanda di arruolamento presso la legione straniera. La sede è ad Aubagne, vicino Nizza, in Francia, e accoglie una delle poche forze militari occidentali composte principalmente da stranieri. Basta avere la fedina penale pulita, essere pronti a superare prove fisiche e test psico-attitudinali; dopodiché, se idonei, si ottiene il diritto ad una ferma militare di almeno 5 anni, un buono stipendio mensile, passaporto francese al termine dei tre anni e – non appena finito il periodo in legione – lo Stato transalpino aiuta anche a ricollocarsi all’interno del mercato del lavoro.

Sarebbe una vera e propria risoluzione alle problematiche del ragazzo leccese, che in passato aveva anche indossato i panni del parcheggiatore abusivo dinanzi a qualche ipermercato, chiedendo una piccola offerta in cambio di un’occhiata alle auto lì parcheggiate. Rimane però la problematica seria della forte domanda di occupazione che nel Salento, così come in tutto il Belpaese, non riesce a venire assorbita da un’offerta di egual peso. Di tale situazione, ormai, i cittadini cominciano a stancarsi seriamente. E i risultati si vedono.